Formula 1

F1, Briatore: “Mi manca il Circus. Io in Ferrari? Mai stato davvero vicino”

Flavio Briatore, foto di pubblico dominio

“Io vicino alla Ferrari? Si era parlato con Giraudo, ma devo dire di no, mai davvero”. Flavio Briatore compie settant’anni e si racconta in una lunga intervista nella quale non può mancare, innanzitutto, il riferimento agli anni d’oro in Formula 1 vissuti al comando della Renault con il doppio successo di fila di Fernando Alonso: “Il mio cruccio è che Alonso non abbia vinto il titolo mondiale con la Ferrari. Nella storia della F1 Fernando è secondo solo a Michael Schumacher e Ayrton Senna. Mi manca gestire un team, avere continue decisioni da prendere, è una sfida continua. L’altro giorno con Alonso abbiamo ricordato il Gp del Brasile quando pioveva ma abbiamo deciso di partire con le gomme da asciutto, ho detto ‘se lo dico ad Alonso non parte’. Lo ha scoperto che era in macchina, aveva due occhi spalancati: ‘Ma qualcun altro fa come noi?’, ‘Il tuo compagno di squadra’. Era ultimo, è arrivato terzo”. Un pensiero poi agli ultimi anni complicati per la Ferrari:“Continuo a non capire come la Ferrari non vinca: ha i finanziamenti, ha la storia, ha meccanici bravissimi, credo che manchi un raccoglitore di tutto”.

In Formula 1, però, l’imprenditore italiano è stato a lungo osteggiato: “Veramente mi hanno fatto la guerra tutti. Io sono entrato con la Benetton, eravamo quelli che facevano i maglioni. Per me la F1 era un prodotto come un altro. Poi ho vinto Gp con tre team, Benetton, Ligier e Renault, e 7 Mondiali in 18 anni. Ma invece di dirci bravi, qualcuno mi ha odiato tutta la vita come Mosley, l’ex presidente della Fia. Poi mi ha aiutato Ecclestone, e abbiamo fatto cose buone con Montezemolo, quando con la Fota ci siamo opposti a Mosley: nel 2009, abbiamo riunito in fabbrica da noi tutti i team principal alle due del mattino”. Un pensiero poi agli ultimi anni complicati per la Ferrari: “Continuo a non capire come la Ferrari non vinca: ha i finanziamenti, ha la storia, ha meccanici bravissimi, credo che manchi un raccoglitore di tutto”.

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