Equitazione

Tokyo 2020, paradressage: quattro azzurre degli Sport Equestri ai Giochi Paralimpici

Nelle foto da sinistra verso destra: © Fusetti: Sara Morganti; © Fise/Secchi: Francesca Salvadè e Carola Semperboni; © World Soul: Federica Sileoni

Ci siamo! La Federazione Italiana Sport Equestri ha reso noti i nomi delle quattro amazzoni che voleranno a Tokyo per rappresentare il tricolore in occasione dei Giochi Paralimpici, in programma dal 24 agosto al 5 settembre. Precisamente dal 26 fino al 30 agosto vedremo in azione, nei rettangoli dell’Equestrian Park di Tokyo Sara Morganti (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) su Royal Delight o Mariebelle; Francesca Salvadè (Dressage Life Asd) su Oliver-Vitz; Carola Semperboni (La Nuova Cerrina Asd) su Paul;  Federica Sileoni (Scuderia Le Tre Coste SSD a RL) su Burberry o Don Perignon.

Tra le convocate ci sono amazzoni di grande esperienza. Sara Morganti, Campionessa del Mondo in carica, ha ben tre medaglie d’oro iridate e una d’argento al collo, ottenute in due edizioni dei World Equestrian Games di Tryon 2018 e Caen 2014 (sempre in sella a Royal Delight ndr). L’amazzone azzurra vanta anche la partecipazione ai WEG di Lexington 2010 e a sei edizioni dei Campionati d’Europa consecutive dal 2009 al 2019, con sei bronzi e due argenti continentali conquistati in carriera. 

Anche per Francesca Salvadè quella di Tokyo non sarà la prima esperienza Paralimpica, dopo Londra 2012 e Rio del Janeiro 2016. Due le edizioni dei World Equestrian Games disputate (Tryon 2018 e Caen 2014) e ben quattro Campionati d’Europa consecutivi dal 2013 al 2019. Federica Sileoni e Carola Semperboni debuttano in occasione dei Giochi di Tokyo, anche se quest’ultima amazzone ha già rappresentato l’Italia ai Campionati d’Europa di Rotterdam 2019. 

“Sono sicuro – ha detto il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola – che le nostre azzurre daranno il meglio, così come hanno sempre fatto durante la loro carriera agonistica. Sappiamo che sarà un’edizione dei Giochi molto complicata da un punto di vista logistico a causa delle diverse restrizioni, ma la Federazione sta facendo il massimo per rendere più agevole la trasferta da un punto di vista organizzativo. Partecipare a un’edizione dei Giochi Olimpici o Paralimpici in rappresentanza del tricolore – ha aggiunto il numero uno della FISE – è il sogno di ogni sportivo, per questo l’augurio che voglio rivolgere a ognuna delle quattro azzurre presenti a Tokyo è quello di vivere questo sogno, simbolo di ripartenza per tutto il mondo dello sport”.

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