Editoriali

Cultura del lavoro e modulo camaleonte: l’Italia di Ventura riparte da Conte

Gian Piero Ventura
Gian Piero Ventura - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Non sarà un’av-Ventura. Cultura del lavoro, organizzazione tattica camaleontica e difesa bunker: il calcio italiano esce dagli Europei con rinnovate certezze. Il neo ct Giampiero Ventura, che sarà presentato il 19 luglio, non dovrà ricostruire dalla macerie ma ripartire da principi e valori del “contismo”.

“Lascio una traccia importante, la traccia del lavoro”, ha detto il tecnico salentino che non chiude le porte a un ritorno in Nazionale: “Spero sia un arrivederci e non un addio”. “Un grazie a Conte, abbiamo ritrovato la Nazionale – l’omaggio del presidente della Figc  Tavecchio – In Brasile fu un disastro. In due anni abbiamo creato quello che non si era visto nei 20 anni precedenti”. 

Si riparte dalla “cultura del lavoro”, evocata anche da Buffon, e dal blocco difensivo griffato Juve che in Francia si è rivelato il reparto più affidabile. Ma Buffon ha 38 anni, Barzagli 35, Chiellini 31. C’è un problema anagrafico. “Di eredità ci sono “i vecchi” – ha rimarcato Mario Sconcerti su Sky Sport – “Se ci sono calciatori che hanno fallito agli Europei questi sono stati, soprattutto, i giovani”. A parte il ritrovato De Sciglio “che ha fatto un torneo strepitoso”, i vari Bernardeschi ed El Shaarawy “non sono stati d’aiuto” e Zaza si è rivelato “leggero”.

Ventura sembra intenzionato a continuare con Buffon e la BBC (Barzagli, Bonucci e Chiellini) per far crescere alla loro ombra le nuove speranze azzurre: dal portierone del Milan Donnarumma ai giovani difensori Rugani e Romagnoli. Il centrocampo sarà fondato su Verratti e Marchisio, assenti in Francia per infortunio. Ma il 32enne De Rossi, tornato ai suoi elevati livelli di rendimento, può tornare ancora utile.

Per ovviare al deficit di fantasia in rampa di lancio il granata Benassi e Domenico Berardi. Gli esterni saranno fondamentali nel gioco di Ventura: anche il vecchio pallino del neo ct, Alessio Cerci, può giocarsi le sue chances. “Questa è una squadra matura, anziana. Rischiamo di perdere più calciatori di quanti ne troviamo”, il grido d’allarme di Mario Sconcerti.

Tra le possibili new entry gli attaccanti Lapadula e Pavoletti. Tempo per sperimentare non ce ne sarà molto. Dopo l’amichevole con la Francia ad inizio settembre, si parte subito con il girone di qualificazione per i mondiali. Sulla loro strada gli azzurri troveranno, tra le altre, Spagna e Albania. Ma le fondamenta sono solide. Lo spirito guerriero, il mix giovani-vecchi, la capacità di cucire l’abito tattico sugli uomini a disposizione: il nuovo inizio di Ventura sarà nel segno della continuità con il lavoro di Conte.

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