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Olimpiadi 2026, Giorgetti: “No presupposti per sostenere la candidatura a tre”

Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti

“La candidatura unitaria italiana per le Olimpiadi invernali del 2026 non ha il sostegno del governo e come tale muore qui. È un mio fallimento personale: ho lavorato per arrivare a una soluzione condivisa, ma ritengo che una cosa così seria debba partire nel modo giusto e io non ho sentito l’atmosfera giusta tra i rappresentanti delle città coinvolte”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti davanti alle 7ª commissione del Senato (Istruzione pubblica, beni culturali) in seduta congiunta con la VII commissione della Camera (Cultura, scienza e istruzione).

La proposta del Coni che coinvolgeva i territori di Cortina, Milano e Torino – ha aggiunto Giorgetti – è stata discussa e verificata la scorsa settimana insieme ai rappresentanti dei tre comitati promotori, cercando di arrivare a una soluzione di minimo comune denominatore. L’ho individuata su due basi: una gestione a livello nazionale, in capo alla presidenza del Consiglio, con ampia possibilità di controllo e trasparenza da parte dei comuni; un posizionamento paritetico delle tre città senza nessuna prevalenza. Su questo si è alzata una discussione. Ho inviato una bozza di protocollo d’intesa, un’utile provocazione per definire la posizione delle tre città candidate che hanno risposto condividendo lo spirito dell’iniziativa ma ribadendo di fatto le proprie posizioni e le proprie perplessità. Non intendo in nessun modo ribaltare la responsabilità su ciascuno dei tre sindaci, ma ritengo che una cosa così seria necessiti uno spirito, un entusiasmo, una condivisione che non ho riscontrato in questa fase. Sono prevalse forme di dubbio e sospetto: con questi presupposti il governo non ritiene che una candidatura così formulata possa avere ulteriore corso”.

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