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“Il governo ci ha dato delle indicazioni chiare, alla fine metterà i soldi per gli impianti, ci ha chiesto di essere parsimoniosi e noi vogliamo esserlo”. La scelta della città italiana candidata per ospitare i Giochi Olimpici invernali 2026 si avvicina e Carlo Mornati, segretario generale del Coni e coordinatore della commissione per la valutazione della candidatura italiana per i Giochi invernali del 2026, fa chiarezza al termine della riunione odierna a Palazzo H. La linea è chiara: contenere i costi, come chiesto dal governo. “Chiuderemo la nostra analisi il 31 luglio, avevamo già pensato di fare un’altra riunione perché vogliamo fare un lavoro serio sui costi – ha spiegato Mornati – Stiamo analizzando bene le carte, stiamo facendo dei bignami perché vogliamo dare tutti gli elementi al Consiglio nazionale per la valutazione. Possiamo riflettere sugli impianti e dare dei suggerimenti perché stiamo lavorando sull’analisi approfondita di quanto abbiamo ricevuto, vale a dire tre studi di fattibilità generici, mentre il dossier finale partirà a ottobre, quindi il nostro obiettivo oggi è quello di facilitare nel migliore dei modi la scelta che il Consiglio farà il primo agosto”.
“Sono tre candidature forti – ha aggiunto Mornati – c’è solo da ringraziare le città perché hanno fatto un bel lavoro. Alla fine del nostro lavoro faremo una sintesi, un piano che riterremo ottimale da proporre alla Giunta e al Consiglio nazionale: per questo stiamo sviscerando tutti i costi. Sono tre città iconiche, non c’è Serie A o Serie B, tutte meriterebbero di essere prese in considerazione. Cortina è uno dei luoghi più iconici e ha già ospitato le Olimpiadi, Torino ha dimostrato di saperle organizzare nel 2006, Milano è oggi una delle capitali europee più ambite: la scelta non è proprio banale”. Il segretario generale del Coni ha poi confermato che i rappresentanti delle tre città non saranno presenti al Consiglio nazionale del primo agosto, quando sarà ufficializzata la scelta della città da candidare. “Non avrebbe senso perché abbiamo già parlato con loro – ha rimarcato Mornati – L’esposizione dei tre studi di fattibilità è stata chiarissima, abbiamo elementi più che sufficienti per valutare”.