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Olimpiadi 2026: Calgary dice no, Italia favorita ma con la riforma del governo…

Giovanni Malagò e Thomas Bach
Giovanni Malagò e Thomas Bach - Foto Sportface

Calgary dice no. Questo il verdetto del referendum della città canadese, il 56,4% per cento si è espresso in maniera negativa sulla possibilità di organizzare le Olimpiadi invernali del 2026 e la prossima settimana il consiglio comunale di Calgary non potrà fare altro che seguire la volontà dei cittadini e metterà la parola fine alla candidatura del Canada. Così le candidate ad ospitare i Giochi olimpici invernali, tra otto anni, rimangono due: l’Italia (Milano-Cortina) e la Svezia (Stoccolma). 

Tanti però sono i problemi governativi svedesi con diverse contraddizioni e spaccature all’interno del paese. Al momento non sembrano esserci dubbi: la candidatura italiana è nettamente la favorita per l’assegnazione che avverrà a Losanna, in Svizzera, nella settimana che va dal 24 giugno quando è stata fissata la Sessione del Cio. La settimana scorsa, durante la sua visita a Roma, il numero uno del comitato olimpico internazionale Thomas Bach non ne aveva fatto mistero: “La candidatura italiana ha buone chance di vincere”. 

Ma questi sono giorni frenetici per lo sport italiano. Il Governo è pronto a introdurre nella Legge di Bilancio una vera e propria rivoluzione con il Coni che verrebbe fortemente ridimensionato. La trattativa tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti e il presidente del Coni Giovanni Malagò prosegue ma la settimana scorsa il capo dello sport italiano era stato chiaro: “E’ evidente che se la candidatura va a fine corsa, avere come partner il Coni viene riconosciuto nel mondo come un’azionista che pesa molto e che viene ascoltato. Se il Coni invece viene ridimensionato e viene relegato in un contesto diverso poi gli altri faranno le sue valutazioni”. La candidatura italiana, per usare una metafora tennistica, è avanti di un set e di un break ma la strada per la vittoria finale è ancora molto lunga.

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