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Collari d’Oro, Abodi: “Vittorie ci inorgogliscono, ma anche sconfitte siano stimolo di crescita”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Giampiero Sposito/FIT

“Il cuore batte forte, è una grandissima emozione essere qui e rappresentare il governo e il Paese. Un anno fa Malagò e Pancalli mi hanno consegnato il Collare d’Oro in rappresentanza dell’Istituto per il Credito Sportivo per i suoi 65 anni di storia. La vita oggi mi permette di essere qui per consegnarlo a mia volta agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti affinché il Collare d’Oro diventi lo stimolo per nuovi successi e nuove sfide”. Lo ha dichiarato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, intervenendo dal palco della Palestra Monumentale del Foro Italico durante la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro. “Vorrei dare un Collare d’Oro ideale alla famiglia del volontariato sportivo – ha aggiunto Abodi – che ha milioni di voci, di volti e di cuori. E al tempo stesso un Collare d’Oro alla famiglia delle oltre 100 mila asd e ssd presenti sul territorio, senza le quali lo sport non sarebbe un fenomeno culturale, sociale, economico e civile, cioè l’architettura sulla quale cerchiamo di costruire la qualità della vita”.

Abodi ha concluso il suo intervento ribadendo quanto sia “bello celebrare le vittorie. Ci inorgogliscono, ma oggi celebriamo anche il capitale umano dello sport”, evidenziando peròil rispetto delle sconfitte perché sono un elemento di stimolo e di crescita”. “Mi auguro che anche le sconfitte possano tramutarsi in nuove opportunità. “, ha concluso il ministro.

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