Judo

Judo, Grand Slam Brasilia 2019, brilla l’Italia: oro per Giuffrida, argento per Lombardo

Odette Giuffrida - Rio 2016 - Foto Biffani/Gmt

Si vede finalmente un po’ d’Italia al Grand Slam Brasilia 2019 dopo le nove medaglie conquistate dai “carioca”, due d’oro su cinque categorie in gara nella prima giornata a Brasilia: bisogna fare i conti con i risultati di Odette Giuffrida e Manuel Lombardo, rispettivamente oro nei 52 kg e argento nei 66kg. Ci ha pensato coach Francesco Bruyere a commentare le prestazioni dei due azzurri:Gara strepitosa di Odette – ha detto – è partita un po’ emozionata, ma forse erano solo buone sensazioni. Ha proseguito sempre lucida ed efficace, specialmente nell’incontro contro la forte giapponese Natsumi Tsunoda, per concludere la finale in pochi secondi. Non smette mai di stupirci, professionista vera che vive di emozioni e ce ne regala ogni giorno. Non possiamo che ringraziarla, bravissima. Dispiaciuto invece per Manuel, perché questo secondo posto gli sta strettissimo, come gli stanno strette tutte le medaglie che non ha preso quest’anno. Deve imparare ad essere più cinico e concreto negli incontri clou, ha tutte le potenzialità per farlo, deve solo concretizzare. Detto questo è comunque la sua prima medaglia in un Grand Slam e dobbiamo fargli un grande applauso. In conclusione è stata un’ottima giornata, le promesse sono state mantenute. Oggi abbiamo preso due medaglie importanti che portano punti pesanti per la qualificazione olimpica, e speriamo che diamo fiducia a chi combatterà nei prossimi giorni. Come sempre grazie ai club, ai gruppi sportivi e tutti quelli che ci aiutano in questo difficile percorso”.

Odette ha superato la spagnola Nina Estefania Esteo Linne, ha saldato un conto in sospeso con l’israeliana Gefen Primo, quindi con la giapponese Natsumi Tsunoda ed in finale ha costretto alla resa la ventenne promettente brasiliana Larissa Pimenta. Nei 66 kg Manuel Lombardo ha superato per ippon l’australiano Nathan Katz e il tedesco Michel Adam, quindi ha regolato il russo Beslan Mudranov che, al primo turno, aveva messo fuori gioco Matteo Mevdes.

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