Ciclismo

Tour de France 2021, Kuss e Valverde i più forti. Pogacar gestisce, Nibali generoso verso Tokyo

Vincenzo Nibali - Foto Twitter

Il primo tappone pirenaico del Tour de France 2021, con arrivo ad Andorra La Vella, sorride a Sepp Kuss che trionfa in solitaria bissando la vittoria di tappa dell’ultima Vuelta. Lo statunitense è risultato il migliore all’interno della fuga di 32 corridori che ha caratterizzato la giornata e ha dimostrato ancora una volta di poter essere potenzialmente un corridore in grado di togliersi soddisfazioni se e quando liberato dagli obblighi di gregariato. Alle sue spalle però è standing ovation per Alejandro Valverde, l’Embatido che a 41 anni suonati è ancora in grado di prestazioni di altissimo livello.

QUINDICESIMA TAPPA: ORDINE DI ARRIVO

LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

In chiave italiana ovviamente c’è da sottolineare la prestazione di Vincenzo Nibali. Lo Squalo ha centrato come da pronostico la fuga giusta, provando anche a fare la differenza sull’ultima salita ma senza riuscire a rispondere agli attacchi di Kuss e Valverde. Come lui anche un altro “grande vecchio” come Nairo Quintana, che comunque rimane in lizza per la maglia a pois. Una prestazione generosa quella del siciliano, che stando alle dichiarazioni dei giorni scorsi adesso dovrebbe lasciare la Grande Boucle per affinare la preparazione in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Con lui in Giappone ci saranno Ciccone, Bettiol, Caruso e Moscon: difficile pensare ad un Nibali protagonista per le medaglie, ma la sua esperienza considerando anche l’assenza delle radioline in corsa potrebbe avere un ruolo importante. Sicuramente la condizione è in netta ripresa.

Capitolo classifica generale: Tadej Pogacar controlla e prova anche ad allungare in prima persona, ma di fatto lo sloveno ha potuto gestire la situazione senza particolari patemi. Obiettivamente sembra troppo evidente la superiorità della maglia gialla, con tutti i primi della classifica che sono arrivati insieme dopo la discesa finale. Fa eccezione Guillaume Martin, che come prevedibile ha pagato dazio dopo gli sforzi di ieri in fuga: il francese della Cofidis è tornato dal secondo al nono posto, un percorso inverso rispetto a quello di 24 ore fa, dopo aver perso circa 4 minuti dagli altri uomini di classifica. Situazione analoga purtroppo anche per l’azzurro Mattia Cattaneo, che perde cinque minuti ed esce nuovamente dalla top-10 della generale.

Tempo adesso per il secondo e ultimo giorno di riposo, per poi affrontare la terza settimana. La tappa di martedì con arrivo a Saint-Gaudens rischia di essere un antipasto, ma i due seguenti tapponi con arrivi in quota al Col du Portet e Luz Ardiden saranno decisivi per la classifica generale. Poi ci sarà solo la cronometro del penultimo giorno a rappresentare l’ultimo crocevia prima dei Campi Elisi di Parigi.

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