Ciclismo

Tokyo 2020, pagelle ciclismo su strada maschile: oro storico di Carapaz, medaglie per Van Aert e Pogacar

La prova in linea di ciclismo su strada maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha visto la vittoria di Richard Carapaz (Ecuador), che sul traguardo del Fuji si è imposto in solitaria, precedendo il gruppetto con i favoriti di giornata, che è stato regolato da Wout Van Aert (Belgio) su Tadej Pogacar (Slovenia). Il primo italiano è Alberto Bettiol, che si piazza al quattordicesimo posto, mentre Gianni Moscon ha chiuso al ventesimo. Le pagelle dei protagonisti

Richard Carapaz (Ecuador) 10:
Vittoria epica per lui e per la sua nazione, considerando che l’Ecuador non arrivava a medaglia da Pechino 2008 e aveva ottenuto solo una medaglia d’oro in tutta la storia, ad Atlanta 1996. Il terzo classificato al Tour è tatticamente perfetto, riuscendo a seguire gli altri in salita per poi cogliere l’attimo giusto e staccarli insieme a McNulty. Dopo aver preso molto vantaggio con l’americano decide di rompere gli indugi e lo stacca a 6 chilometri dalla conclusione, involandosi verso un oro che lo proietta nell’Olimpo del ciclismo. Dopo la vittoria al Giro nel 2019, dopo il podio alla Vuelta e al Tour arriva il successo che resterà per sempre il più bello e più importante della sua carriera.

Wout Van Aert (Belgio) 9.5:
Ennesima gara stupenda del belga che anche sul percorso olimpico mette in mostra un’altra prestazione stratosferica. Molto generoso, tira il gruppetto per la maggior parte del tempo per riprendere Carapaz ma con poca collaborazione non può nulla, dato che gli altri sapevano in caso di volata con lui erano sconfitti. Si piazza al secondo posto, come ai mondiali di Imola, ma dimostra come sempre di essere un fenomeno assoluto. Mercoledì tenterà l’assalto alla medaglia d’oro nella prova a cronometro.

Tadei Pogacar (Slovenia) 8.5:
Fa quello che deve fare, ovvero attaccare in salita, ma purtroppo per lui non riesce a fare la selezione. A quel punto il gruppetto è troppo numeroso e le possibilità di vittoria si riducono. Nel finale non riesce a dare un contributo grande per riprendere Carapaz e deve accontentarsi di un comunque splendido terzo posto, che vale la medaglia di bronzo. Dopo le due vittorie al Tour e quella della Liegi anche la medaglia olimpica.

Bauke Mollema (Olanda) 8:
Grande prestazione anche per l’olandese che resiste in salita nel gruppo dei migliori e poi in volata va a prendersi un ottimo quarto posto. Non vale una medaglia olimpica, ma dimostra ancora una volta di essere sempre a giocarsela in questi appuntamenti di un giorno, come dimostra la vittoria al Giro di Lombardia in una classica monumento.

Brandon McNulty (Stati Uniti) 8:
L’americano riesce ad evadere dal gruppetto nel tratto di falsopiano insieme a Carapaz e la medaglia sembra cosa fatta, ma una volta entrato nel circuito paga la fatica e viene staccato dal futuro vincitore. Viene dunque ripreso dal gruppetto e può fare solamente sesto nella volata per l’argento, ma comunque ha fatto una grande prova.

Michael Woods (Canada) 7:
Buona la prestazione anche del canadese, che si fa vedere spesso davanti e tenta l’azione varie volte. Non gli riesce e dunque deve sprintare per il piazzamento, ottenendo un bel quinto posto.

Adam Yates (Gran Bretagna) 7:
Nel gruppetto che arriva dietro Carapaz è l’unico a non aver fatto il Tour, ma pur non correndo da ben tre mesi fa una grande prova olimpica, restando con i migliori e piazzandosi al nono posto.

Alberto Bettiol (Italia) 6:
L’italiano realizza una prova perfetta restando con i migliori nel tratto più impegnativo, prima di pagare la fatica con i crampi che lo mettono fuori gara. Un vero peccato, perché le possibilità di medaglia nel gruppetto inseguitore c’erano.

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