Ciclismo

Morte Davide Rebellin, il cordoglio di Vincenzo Nibali e Davide Cassani

Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani

Iniziano ad arrivare le prime reazioni, innanzitutto dal mondo del ciclismo, dopo la terribile tragedia che ha colpito Davide Rebellin. L’ex ciclista azzurro è deceduto all’eta di 51 anni dopo essere stato investito questa mattina da un camion. “Rimango tremendamente scioccato nell’apprendere questa triste notizia. Che la terra ti sia lieve, R.I.P. Davide”. Questo il messaggio sui social di Vincenzo Nibali. 

“Sono senza parole. Purtroppo non è il primo a morire in bici per strada e non sarà neanche l’ultimo, siamo sempre qui a piangere amici e persone che vanno in bici. Sono veramente triste, perché abbiamo perso un altro ragazzo, uno che dopo trent’anni di bicicletta aveva smesso di correre appena un mese fa. Incredibile, atroce, uno che dedica tutta la sua vita alla bicicletta dopo un mese andando un giro in bici perde la vita”. Con le lacrime agli occhi l’ex ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani commenta così la scomparsa dell’ex compagno a LaPresse. “Ricordo quando abbiamo corso insieme nel ’94 e ’95, andammo a fare un allenamento alle Canarie e nonostante lui fosse un giovane e io dieci anni più di lui quando si tornava in albergo lui ‘allungava’ sempre. È sempre stato un professionista esagerato. Viveva per correre in bicicletta, silenzioso, mai visto arrabbiarsi. Un buono, a dispetto di tutti amava la bici e questo gli dava gioia”, ha aggiunto l’ex corridore. 

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