Ciclismo

Milano-Sanremo, storia e leggende della “Classicissima” di primavera

Gimondi vince la Milano-Sanremo nel 1974

Domenica 18 marzo è in programma l’edizione numero 109 della Milano-Sanremo, una delle corse più ricche di fascino nel panorama del ciclismo internazionale, così come del resto tutte le Classiche monumento. In oltre un secolo di storia, la “Classicissima” di primavera ha visto sulle sue strade innumerevoli campioni, ma anche personaggi indelebili nella memoria degli appassionati. Andiamo dunque a rievocare alcuni di questi grandi nomi che si sono legati indissolubilmente alla Milano-Sanremo.

GLI ALBORI – Le prime edizioni assumono oggi contorni davvero mitici: la prima edizione del 1907 vide trionfare il francese Petit-Breton, ma è il 1910 l’anno che consacra la Sanremo. Con condizioni atmosferiche estreme, ad arrivare al traguardo sono appena sette corridori, con il successo di un altro transalpino: si trattava di Eugene Christophe, che era addirittura convinto di aver sbagliato strada. Ma il primo grande nome a dettare legge è Costante Girardengo, capace di imporsi per sei volte nell’arco di 11 edizioni, tra il 1918 e il 1928. Vennero poi Binda e Guerra, acerrimi rivali, così come Fausto Coppi e Gino Bartali: il Campionissimo vinse la Sanremo tre volte, mentre Ginettaccio trionfò addirittura in quattro occasioni. Dopo il successo di Petrucci nel 1953, gli italiani per ben 16 mancarono l’appuntamento con la vittoria: nel 1960 Torriani decide di inserire la salita del Poggio, ma non ottiene gli stravolgimenti sperati.

IL CANNIBALE – Negli anni ’60 ha inizio l’era di Eddie Merckx, che segna il suo nome nella leggenda della Sanremo. Il fuoriclasse belga infatti vince ben sette edizioni, superando il record di Girardengo: si tratta di una serie tutt’ora imbattuta. Tra coloro capaci di interporsi fra le vittorie del “Cannibale” c’è anche Felice Gimondi, che vince la sua unica Sanremo nel 1974. Negli anni ’80 ecco allora Saronni e Moser, altra rivalità che infiamma le strade italiane: i due si susseguono con le vittorie targate 1983 e 1984.

Avvicinando il nuovo millennio, il primo capace di avvicinare la striscia di Merckx è il velocista tedesco Erik Zabel, che tra il 1997 e il 2004 archivia quattro vittorie e due secondi posti. Dopo le vittorie di Bugno, Chiappucci e Fondriest, la Sanremo prende sempre più i favori dei velocisti. Nel 2002 ecco infatti la vittoria di Cipollini, a cui fanno seguito Bettini, Freire e Petacchi. Il 2006 è l’anno di Filippo Pozzato, ancora oggi ultimo italiano profeta in patria alla Sanremo. Lo spagnolo sarà capace di ripetersi anche nel 2007 e nel 2010, mentre nel 2008 va in scena l’assolo meraviglioso di Fabian Cancellara. Sarà l’unica vittoria dello svizzero, che poi metterà in fila altri quattro podi senza però ripetere il successo. Negli ultimi anni tanti “outsiders” o presunti tali, come Goss, Ciolek e Dèmare, fino ad arrivare al 2017, quando Kwiatkowski ha preceduto Sagan e Alaphilippe.

L’albo d’oro della Milano-Sanremo (dal 2000 ad oggi)

2000 Erik Zabel

2001 Erik Zabel

2002 Mario Cipollini

2003 Paolo Bettini

2004 Oscar Freire

2005 Alessandro Petacchi

2006 Filippo Pozzato

2007 Oscar Freire

2008 Fabian Cancellara

2009 Mark Cavendish

2010 Oscar Freire

2011 Matthew Goss

2012 Simon Gerrans

2013 Gerald Ciolek

2014 Alexander Kristoff

2015 John Degenkolb

2016 Arnaud Dèmare

2017 Michal Kwiatkowski

 

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