Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Bernal padrone ma lo Zoncolan incorona il sogno di Fortunato

Egan Bernal - Foto Twitter

Era forse la tappa più attesa, il ritorno del “Kaiser” della Carnia. Lo Zoncolan come sempre è sede di verdetti e di sconvolgimenti in classifica generale, ma la quattordicesima tappa del Giro 2021 è soprattutto quella del sogno di Lorenzo Fortunato. Il 25enne emiliano conquista infatti la sua prima vittoria da “pro” sulla salita simbolo della storia recente del ciclismo, succedendo nell’albo d’oro a campioni del calibro di Froome e Ivan Basso, che non a caso siede sull’ammiraglia del suo Team Eolo-Kometa. Una vera e propria favola, in una giornata in cui le pendenze monstre degli ultimi 3 chilometri hanno regalato spettacolo e informazioni importanti.

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La prima vera montagna della Corsa Rosa numero 104 premia ancora la fuga, che stavolta ha il merito di resistere al forcing degli Astana. Fortunato precede Tratnik e un altro ottimo italiano come Alessandro Covi (già secondi a Montalcino). Alle loro spalle però gli ultimi due chilometri infiammano la corsa per la classifica generale: ad accendere la miccia è il redivivo Simon Yates, il cui attacco mette in difficoltà tutti tranne il “solito” Egan Bernal. La maglia rosa infatti rafforza ulteriormente la sua leadership, staccando negli ultimi metri anche il britannico che ora è secondo in classifica generale.

L’Italia sorride anche per Damiano Caruso, che perde relativamente pochi secondi nell’ultimo durissimo chilometro e mantiene la terza piazza in classifica. Chi infatti paga pesantemente dazio è Aleksandr Vlasov: il russo fa lavorare la squadra per tutto il giorno, ma nel momento clou si stacca nettamente e perde oltre un minuto da Bernal. Sembra allontanarsi dal podio anche Remco Evenepoel, che alla prima corsa di tre settimane e dopo un’inattività di otto mesi sembra mostrare dei segni di umanità.

Sicuramente esce definitivamente di scena Vincenzo Nibali, che dopo aver “illuso” a Bagno di Romagna si stacca quando il gruppo era ancora piuttosto folto. Una giornata storta per lo Squalo, che ora sarà al servizio di Ciccone (oggi in ripresa rispetto a Montalcino) e forse pronto a lanciarsi in qualche fuga. Ad ogni modo per il podio c’è grande bagarre, al momento Bernal appare ingiocabile ma la terza settimana proporrà tantissima salita e tappe in cui il fattore meteo potrebbe regalare davvero colpi di scena incredibili. 

Domani la tappa di Gorizia, con un percorso “tricky” che però non dovrebbe generare attacchi in chiave classifica generale. Lunedì però il “tappone” con Fedaia, Pordoi e Giau in rapida successione: a parere di molti sarà a Cortina che arriveranno delle sentenze ben più definitive.

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