Ciclismo

Giro d’Italia 2019, undicesima tappa: Ewan fa doppietta, Viviani abbandona la Corsa Rosa

Caleb Ewan - Foto Tim Moreillon CC BY-SA 2.0

La Carpi-Novi Ligure, undicesima tappa del Giro d’Italia, vede il trionfo di Caleb Ewan e l’abbandono di Elia Viviani dalla Corsa Rosa. Potrebbero essere diversi gli atleti che lasceranno la gara domani, iniziano le salite e le occasioni per i velocisti si riducono al lumicino. In questi primi undici giorni di corsa non abbiamo praticamente visto montagne e concentrarle tutte nel finale aumenta sicuramente lo spettacolo ma fa desistere con più facilità le ruote veloci. Il primo ad annunciare il ritiro è stato Elia Viviani al Processo alla Tappa: “Il mio Giro finisce qui“, queste le parole del veronese al termine della frazione che lo ha visto chiudere solamente quarto. Diversi piazzamenti, un declassamento, tanta delusione e poca serenità, questo il bilancio per lo sprinter della Deceunick alla Corsa Rosa. Cassani gli ha già fatto capire che ha bisogno di lui per l’Europeo e quindi recuperare un po’ di energie fisiche e (soprattutto) mentali potrebbe essere un toccasana per Elia, alla ricerca del migliore sé. Come Viviani potrebbero essere molti altri i velocisti a lasciare anzitempo la competizione, soprattutto quelli che sono caduti nell’arrivo di Modena come, ad esempio, Mareczko. La maglia ciclamino sembra un discorso a due tra Demare e Ackermann con Ewan terzo incomodo, gli altri sono fuori dai giochi e non hanno quindi nessun interesse ad arrivare fino a Verona. Lo stesso Ewan potrebbe rinunciare alle ambizioni ciclamino e tornare a casa.

I tre in lotta per la classifica a punti sono gli stessi che quest’oggi, sull’arrivo di Novi Ligure, si sono giocati il successo di una tappa tranquilla, caratterizzata da una fuga a tre ma tenuta sempre sotto tiro. Ackermann nonostante le ancora evidenti ferite della caduta di ieri ha deciso di sprintare comunque e rompe gli indugi per primo. Il vento, però, è contrario e il tedesco parte troppo presto. Ewan lo rimonta facilmente e si lancia verso la vittoria, la seconda per lui in questo Giro. Demare scalza Ackermann ma nulla può contro il piccolo australiano che oggi è il più forte di tutti.

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