Ciclismo

Giro d’Italia 2016, Nibali: “Valverde attendista? Gioca più di testa che di gambe”

Vincenzo Nibali, Giro d'Italia 2016 - fotomenis.it

Dopo il ritiro di Mikel Landa il Team Sky ha dovuto reinventare il suo Giro d’Italia 2016 e c’è riuscito oggi con la vittoria a Cividale del Friuli, traguardo della 14ª tappa, di Mikel Nieve che si è messo dietro un deluso Giovanni Visconti e un ottimo Vincenzo Nibali. Bob Jungels, in crisi nell’ultima salita, perde il primato in ragione di Andrey Amador. Ecco le dichiarazioni di tutti i protagonisti.

Nello sprint finale è andata bene. Valverde è partito lungo ma si è trovato il vento in faccia e io sono riuscito a guadagnare 4 secondi. Oggi è stata la prima tappa davvero difficile e con l’alto ritmo impostato da Scarponi l’abbiamo resa ancora più dura“, ha detto Vincenzo Nibali. Poi, interrogato sulla condotta di gara di Valverde, lo Squalo si espone così: “Lui corre così, il suo è più un gioco di testa che di gambe, ormai lo conosco bene”.

Queste invece le parole del vincitore Mikel Nieve: “Sono molto contento, erano ormai 5 anni che non vincevo qui al Giro e quindi sono felicissimo. La tattica era stata programmata, l’obiettivo era quello di vincere ed è andata molto bene. Questa vittoria è per Landa e per tutta la squadra, ma anche per i miei amici e per la mia famiglia“.

Andrey Amador, nuova maglia rosa, è l’altro vincitore di giornata: “La verità è che è stata una tappa durissima e anche negli ultimi chilometri sapevo che c’era un’opportunità per me. Sapevo che c’era la possibilità di prendere la maglia rosa e per ottenerla è stato svolto un lavoro di squadra nel finale. La maglia rosa non cambia le cose: il capitano resta Valverde che è il più forte di tutti – ha ammesso il costaricense – Il mio obiettivo è fare la sua spalla e sostenerlo, rispettare le direttive della squadra e restare lì. Non ho le parole per questa maglia. Ho sempre amato il Giro. Questa maglia è per il Costa Rica e per la squadra. Sono davvero felicissimo, è una piccola pietra per costruire il movimento ciclistico nel mio paese

Ha parlato anche Michele Scarponi, autore di un grande forcing per il suo capitano: “Oggi è stata la prima tappa dura ma ce ne aspettano tante altre. Giorno dopo giorno lavoriamo nella nostra direzione, cercando di conquistare secondi per l’obiettivo di Torino. Credo che oggi tutta la squadra sia andata forte e questo ci da ancora più forza e grinta“.

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