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Ciclismo, Parigi-Roubaix 2018: i favoriti

Zdenek Stybar - Foto Kid for today CC BY-SA 3.0

Nell’ultima classica sul pavè della stagione, la Parigi-Roubaix 2018, sarà ancora la Quickstep il faro della corsa. Autentica dominatrice della campagna del nord grazie alle vittorie a Le Samyn, Dwars door West-Vlaanderen, NokereKorse, Handzame Classic, Brugge-De Panne, E3 Harelbeke, Attraverso le Fiandre e Giro delle Fiandre presenterà al via della corsa francese ben 4 capitani. Sulla carta il capitano numero uno sarà Niki Terpstra, che ha vinto la scorsa domenica con un grandissima azione il Giro delle Fiandre ed è in una grandissima condizione, dato che ha trionfato anche a Le Samyn e ad Harelbeke. Già vincitore qui a Roubaix nel 2014, è forse la corsa più adatta a lui tra tutte quelle del nord.

STYBAR – Chi invece non ha ancora vinto in stagione è Zdenek Stybar (sempre in top ten nelle Fiandre) che in ben due occasioni si è piazzato al secondo posto nel velodromo (2015 dietro Degenkolb e 2017 dietro Van Avermaet) ed altre due volte quinto e sesto. Quest’anno con una squadra così forte potrebbe essere la volta giusta. Nel 2015 chi aiutò Zdenek Stybar a giungere sul podio della Roubaix fu Yves Lampaert che si piazzò settimo alla sua seconda partecipazione in carriera. Il 26enne ha recentemente vinto l’Attraverso le Fiandre e non sarà assolutamente da sottovalutare.

GILBERT E SAGAN – Discorso diverso va invece fatto per Philippe Gilbert: il belga non corre la Roubaix dal 2007, quando si piazzò al 52esimo posto a 9 minuti dal vincitore O’Grady.  Per vari motivi non ha più disputato la corsa francese e ci sarà dunque molta curiosità sull’ex campione del mondo che potrebbe stupire ancora una volta. Una delle poche corse che è sfuggita all’armata di Patrick Lefevere è la GandWegelvem, vinta dal campione del mondo Peter Sagan. Lo slovacco oltre alla suddetta corsa, vinta più per furbizia e astuzia che per superiorità, è per ora uno dei grandi delusi della campagna del nord. I precedenti alla Roubaix non sono incoraggianti dato che in 6 partecipazioni si è piazzato solo una volta nei primi 10 (sesto nel 2014). Nelle ultime 3 stagioni è stato anche molto sfortunato, vittima o di forature nei momenti decisivi (2015 e 2017), oppure di cadute davanti a lui che lo hanno tagliato fuori dalla contesta molto presto (2016). Domenica dovrà sicuramente essere più fortunato per alzare finalmente le braccia nel velodromo, e come al solito potrà contare sulla sua bravura in più ambiti, dato che potrà sia aspettare la volata correndo passivamente sia decidere lui di attaccare in prima persona. Il campione del mondo sarà accompagnato da una buona squadra con Bodnar, il frattelo Juraj, Oss e Burghardt.

VAN AVERMAET – Un altro grande deluso fino ad ora è Greg Van Avermaet: il vincitore dello scorso anno non sembra nella stessa condizione di una stagione fa ed infatti non è riuscito ad imporsi in nessuna delle classiche fiamminghe. Dovrà assolutamente cercare un successo per rendere la sua campagna del nord positiva, e per fare questo sarà accompagnato da due ottimi gregari come Kung e Roelandts. Uno che in passato ha fatto benissimo qui è sicuramente Sep Vanmarcke, piazzatosi una volta secondo e due volte quarto. Il corridore della Education First-Drapac non ha ancora trovato la vittoria in stagione e domenica potrebbe essere la corsa giusta per sbloccarsi, non può contare su un grande spunto in volata per cui dovrà assolutamente cercare di staccare tutti. Il belga sarà affiancato da un ottimo gregario come Sebastian Langeveld, terzo lo scorso anno.

GLI ALTRI FAVORITI – Inoltre saranno sicuramente della contesa e a battagliare per le prime posizioni i soliti Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Alexander Kristoff (UAE Emirates), Jasper Stuven e John Degenkolb (Trek Segafredo), ArnaudDemare (Groupama FDJ), Jens Keukeleire (Lotto Soudal), Edward Theuns (Sunweb), Wout Van Aert (Verandas), Christophe Laporte (Cofidis), Matteo Trentin e Matthew Hayman (Mitchelton Scott), EdvaldBoasson Hagen (Dimension Data) e i 4 uomini del Team Sky Gianni Moscon, IanStannard, Luke Rowe e Geraint Thomas.

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