Ciclismo

Ciclismo, Nibali: “La passione mi dà voglia di faticare, non mi accontento”

Vincenzo Nibali - Foto Twitter

‘Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita’. Questo pensiero (attribuito a Confucio, ndr) spiega molto. La prima cosa importante è che ti piaccia quello che fai. La passione che ho dentro mi porta ad avere ancora voglia di faticare“. Questo il segreto di Vincenzo Nibali, che a quasi 37 anni conserva intatto il suo spirito in sella. “Se do il massimo, se faccio le cose per bene, sono contento comunque a prescindere da quello che si ottiene. Poi, è chiaro che il risultato sportivo conta molto. Sullo stesso piano però metto le emozioni che si riescono a trasmettere” ha raccontato il ciclista azzurro a La Gazzetta dello Sport.

Sono con qualche compagno al Teide, in altura” ha spiegato lo Squalo dello Stretto sulla preparazione in vista del Giro d’Italia, “resterò fino a lunedì e mi sembra che le sensazioni siano buone, anche se andranno verificate in gara. L’altura va assimilata e a me non sempre è riuscito subito. Il programma agonistico prevede Tour of the Alps e Liegi-Bastogne-Liegi, prima del via da Torino. Che è la città, tra l’altro, dove ho vinto la seconda maglia rosa“.

Molti si interrogano sulla data del ritiro, ma Nibali non ne è infastidito: “Ci può stare. Non succede la stessa cosa, per esempio, con Roger Federer? E in effetti anche io sono curioso di sapere quando si ritirerà dopo una carriera favolosa! Peraltro, restando al gruppo, neppure Valverde ha deciso con certezza e lui di anni ne ha 40“. Uno degli obiettivi del 2021 è quello di correre più libero: “Niente stress, pensare a un giorno di gara alla volta e cercare di ottenere il meglio possibile. La Tirreno-Adriatico è andata discretamente (nono posto, ndr)”.

Io non mi accontento mai, l’ambizione è sempre fare meglio” ha proseguito ancora lo Squalo, “sono stato molto ‘regolarista’, c’era gente che andava più forte e si è visto. La qualità dei partecipanti era stratosferica. Ma deve essere solo un punto di partenza“. L’appuntamento più importante dell’anno sarà indubbiamente l’Olimpiade di Tokyo: “In questa stagione gli impegni sono tanti e non sarà semplice arrivare al top in Giappone. Io ho il programma sia il Giro sia il Tour, nel secondo caso con uno sguardo all’Olimpiade perché è chiaro che un grande successo con la maglia azzurra mi manca“.

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