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È Esteban Chaves il vincitore del Giro dell’Emilia 2016 di ciclismo. Sul traguardo di Bologna il colombiano della Orica ha trionfato dopo 213 chilometri di percorso, precedendo il francese Romain Bardet e il connazionale Rigoberto Uran. Un finale convulso quello sulle dure rampe del San Luca, in cui ha provato uno scatto dei suoi, senza successo, anche il nostro Fabio Aru. Il sardo, 4°, è il migliore degli italiani. Nell’albo d’oro il “Colibrì” succede al belga Jan Bakelants, vincitore nel 2015 su Andrea Fedi.
Protagonista dell’edizione numero 99 della classica italiana una fuga con 8 corridori all’attacco dalle prime fasi di corsa: Pierre Roger Latour (Ag2r La Mondiale), Alexandre Geniez (Fdj), Alessandro De Marchi (BMC), Alberto Nardin (Androni Sidermec), Lorenzo Rota (Bardiani Csf), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen), Jens Keukeleire (Orica BikeExchange) e Thomas Degand (Wanty Group Gobert). I fuggitivi raggiungono un vantaggio massimo di 5′. Dietro molto attiva soprattutto l’Astana di Diego Rosa e Fabio Aru. Il ritardo del gruppo principale si aggira intorno ai 3 minuti, quando gli atleti entrano nel circuito finale di Bologna. Si ripete per quattro volte e porta in dote il temutissimo San Luca, uno strappo di 2.2 km al 10.8% di pendenza media e punte del 18%. Qui gli attaccanti iniziano a sfilacciarsi e restano in tre al comando: i nostri Alessandro De Marchi e Alberto Nardin, insieme al francese Pierre Roger Latour. Nardin perderà le ruote della testa della corsa a una decina di chilometri dal traguardo.
Le rampe del San Luca fanno male, anche per campioni del calibro di Samuel Sanchez (staccato sul penultimo passaggio) e Bauke Mollema (ritirato anzitempo). Nel finale il plotone è ridotto a una trentina di unità: Jan Bakelants, vincitore nel 2015, Fabio Aru, Romain Bardet, Esteban Chaves, Diego Ulissi, Michele Scarponi, Rigoberto Uran e Domenico Pozzovivo sono tutti insieme. Mentre Latour stacca definitivamente De Marchi, evade dal gruppo dei migliori Bakelants, che si porta appresso Igor Anton e Torres. È il segnale per scatenare la battaglia, con Latour è mangiato in un sol boccone. Fabio Aru prova a scattare ma non riesce a fare selezione. Ci riesce invece Esteban Chaves, che va a vincere su Romain Bardet e Rigoberto Uran. Il sardo dell’Astana chiude al quarto posto, un piazzamento che non può certamente soddisfarlo.
Tra le donne successo di Elisa Longo Borghini, che ripete l’exploit dello scorso anno. La piemontese della Wiggle ha vinto in solitaria su un percorso di 98.8 km, precedendo sul traguardo la sudafricana Ashleigh Moolmann e la bielorussa Alena Amialiusik. Decima e seconda miglior italiana Tatiana Guderzo.