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Zdenek Zeman torna a far discutere, come spesso accade al tecnico boemo. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’allenatore del Pescara affronta diversi argomenti: immancabile una stoccata alla Juventus, società spesso e volentieri nel mirino di Zeman. “Espongono gli Scudetti revocati allo Stadium? La Federazione normalmente dovrebbe intervenire, non è normale giocare lì. Io rispetto le regole e le decisioni degli altri: infatti sono stato squalificato tre mesi ed ho accettato il verdetto.”
Una domanda arriva anche su Luciano Moggi, impegnato in Albania: “Anche in Italia ha a disposizione televisioni e radio – afferma Zeman – ma non capisco chi lo cerca. Tanti pensano che possa risolvere dei problemi, ma secondo me ha fatto fallire tante squadre.” Le denunce sul doping e sul sistema del calcio non hanno certamente giovato al boemo, come lui stesso ammette: “Sono stato penalizzato per aver detto la mia, altri che la pensavano come me si sono schierati con il sistema. Avevo offerte da Real e Barcellona, ma non ho rimorsi; alla fine mi basta che France Football mi abbia inserito tra i 30 allenatori più importanti della storia.”
E se anagraficamente Zeman sarà l’allenatore più anziano al via della Serie A e della Serie B, il suo calcio viene ancora oggi considerato da molti come una ventata d’aria fresca: “Cinque anni fa mi dicevano che ero avanti di vent’anni, quindi prima di essere raggiunto me ne restano ancora quindici.” Infine c’è spazio anche per una panoramica sulla prossima Serie A: “Juventus e Napoli sono davanti. La Roma ha cambiato troppo ma Di Francesco farà bene, hanno fatto smettere Totti purtroppo, non ha deciso Francesco. All’Inter non si capisce chi decide, anche lo scorso anno non aveva certo una rosa da settimo posto. Il Milan ha comprato tanto ma dovrà mettere insieme una squadra: oggi cercano tutti il singolo perchè fa vendere abbonamenti, però senza il gruppo non si va da nessuna parte.“