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Dopo la Roma, anche la Lazio vuole il suo stadio. E non puĆ² essere il Flaminio, idea gradita ai tifosi biancocelesti ma non alla societĆ del presidente Claudio Lotito che, poche ore dopo il via libera dell’amministrazione capitolina al nuovo stadio della Roma, torna alla carica con un comunicato indirizzato al sindaco Virginia Raggi.
āA seguito delle dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi e del rappresentante della A.S.Ā RomaĀ –Ā si legge sul sito del club biancoceleste – la S.S. Lazio prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello stadio della Roma.Ā La S.S. Lazio e i suoi innumerevoli tifosi sono fiduciosi e certi che l’intera amministrazione comunale di Roma non creerĆ discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Virginia Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno, anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti, di costruireĀ il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualitĆ dell’impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazioā.
Niente Flaminio, dunque. La Lazio torna alla carica per lo Stadio delle Aquile, un progetto presentato oltre dieci anni fa dal presidente Claudio Lotito ma bocciato per i problemi relativi all’area prescelta, a nord della capitale sulla Tiberina.Ā āSolo tale iniziativa – prosegue il comunicato della Lazio – ovvero la creazione dello stadio della Prima Squadra della Capitale, assevererĆ la volontĆ da parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra cittĆ , anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, cosƬ come sottolineato e richiesto dal presidente Uefa, non piĆ¹ tardi di pochi giorni faā, conclude la societĆ biancoceleste nel comunicato.