Serie A

Torino, Sirigu: “Il mio idolo è stato Zola, oltre il calcio seguo l’equitazione”

Salvatore Sirigu
Salvatore Sirigu - Foto Antonio Fraioli

Salvatore Sirigu è stato il protagonista di “Quello che non tutti sanno di…“, rubrica del Torino volta ad intrattenere il pubblico granata in quarantena. Di seguito le parole d’esordio del portiere sardo: “Sono testardo, orgoglioso e dico tante parole brutte. Le qualità migliori di un calciatore sono la professionalità, mentre di un allenatore è la polivalenza. Il mio idolo è stato Gianfranco Zola, ma se dovessi scegliere una partita indimenticabile da spettatore direi la finale del Mondiale 2006 contro la Francia“.

In seguito Sirigu ha esplicitato la sua seconda passione sportiva oltre il calcio, per poi illustrare esternare uno dei suoi personaggi storici preferiti: “Se non avessi fatto il calciatore mi sarei dedicato all’equitazione, è la mia passione e non mi sarebbe dispiaciuto fare il fantino. Fra le personalità che più apprezzo della storia italiana vi è Leonardo Da Vinci, era un genio“.

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