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Il Sindaco di Roma Virginia Raggi è tornato a parlare del progetto Stadio della Roma a circa un mese dall’accordo raggiunto in Campidoglio con i proponenti capeggiati dal dg giallorosso Mauro Baldissoni. “Ogni tanto leggo qualcosa sui giornali ma sui dettagli sarei più cauta. Il nuovo accordo, che non è stato ancora formalizzato ma è oggetto di studio, prevede una riduzione drastica della cubatura, il 60% del business park, e una rimodulazione di quella esistente. Non possiamo andare a modificare interamente il progetto, le impronte a terra possono diminuire, non aumentare“, ha detto la Raggi.
La Regione sei giorni fa ha negato la proroga di 30 giorni chiesta dai proponenti della conferenza dei servizi, uno stop inaspettato che potrebbe rischiare di chiudere l’attuale conferenza con un nulla di fatto e aprirne un’altra. Ma la Raggi assicura: “Questo deve essere chiaro, altrimenti si parlerebbe di un altro progetto e si dovrebbe aprire un’altra Conferenza dei Servizi. Noi non vogliamo questo. Se riusciamo a modificare la delibera esistente, rimanendo all’interno di questa Conferenza dei Servizi, a noi va benissimo, non c’è problema. E’ evidente che si tratta di un progetto completamente diverso non si può continuare, lo dice la legge. Noi abbiamo trovato un accordo per cui all’interno di questa conferenza ridurre le cubature ma aumentati gli standard di efficienze energetica”.
Infine, ha concluso: “Vengono ridotte alcune opere di compensazione, non tutte. Il progetto prevedeva anche la riqualificazione di alcune aree slegate da quella dello stadio, viene il sospetto che quegli interventi sarebbero stati fatti solo per aumentare le cubature. La legge sugli stadi prevede infatti una deroga al Piano Regolatore, ma va tenuto tutto entro il limite delle opere strettamente necessarie alla sostenibilità economica. Il potenziamento della ferrovia Roma-Lido resta“.