Serie A

Spezia-Udinese, Gotti: “La squadra ha lavorato bene. Molina? E’ stanco, ma spero sia arruolabile”

Luca Gotti (foto Mech867 CC BY-SA 4.0)

Il tecnico dell’Udinese, Luca Gotti, alla vigilia del match contro lo Spezia valevole per la terza giornata del campionato di Serie A 2021/2022, ha parlato in conferenza stampa: “A mio giudizio la squadra ha lavorato bene, non ho avvertito sensazioni di superficialità o leggerezza che possono capitare in momenti simili. Mi aspetto un’avversaria aggressiva, anche galvanizzata dal ritorno del pubblico allo stadio. Sappiamo che La Spezia è un ambiente caldo e che sa trasmettere energia. Al di là del sistema di gioco che può variare in relazione ai giocatori a disposizione, Thiago Motta ha sempre dimostrato coerenza concettuale, cercando di permettersi il maggior numero di giocatori di qualità. È una squadra comunque sempre propositiva”.

L’allenatore bianconero ha poi fatto il punto sulle condizioni dei calciatori rientrati dalle Nazionali: “Molina è atterrato in Italia solo alle 3 di questa notte, grazie alla società che gli ha messo a disposizione un aereo privato. Oggi per lui è stata una giornata di recupero, non è venuto in campo con noi, era molto stanco. Viste le sue caratteristiche, spero che domani sia arruolabile per la partita. Larsen sta continuando un percorso molto positivo con la Nazionale danese, mi dispiace molto invece per l’infortunio di Udogie che si è rivelato un po’ più grave di quello che sembrava. Salterà 2-3 settimane che saranno dense di partite. è un peccato anche per come stava il ragazzo, per il suo stato psicofisico”.

“Vale per Soppy come per Perez, Samardzic, Success e Beto: sono giocatori che vengono da realtà diverse. Sono giovani, alcuni giovanissimi, con poca o nulla esperienza in questo contesto, ma che assieme hanno grandi qualità. Ognuno di loro ha delle qualità che possono essere messe a servizio della squadra. Sta a me essere oculato nel capire quando è il momento giusto, senza caricarli di responsabilità. Si fa prestissimo a essere proiettati verso l’alto e poi la ricaduta è magari più fragorosa”, ha concluso Gotti.

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