Serie A

Sinisa Mihajlovic: “Ho sconfitto il coronavirus, ma quanta invidia e fango su di me”

Sinisa Mihajlovic, Bologna - Foto Antonio Fraioli

In un’intervista dai toni molto polemici concessa a La Gazzetta dello Sport, il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic si è scagliato nei confronti di chi lo ha criticato per via del contagio da coronavirus arrivato in vacanza in Sardegna. Adesso il serbo è guarito e può tornare ad allenare i suoi giocatori: “Ho battuto anche il Covid, ma quanta invidia e fango su di me. Assurdi moralismi e false polemiche. Ora sto benissimo ma il Covid è pericoloso”.

Mihajlovic ha già sconfitto una leucemia e per lui quest’altra battaglia è stata sicuramente meno complicata: “Il Covid è stato come bere un bicchiere di acqua. Anche perché sono stato totalmente asintomatico, non mi sono accorto di nulla. Ma questo non significa che la malattia non esista. Non faccio parte dei negazionisti o di chi sostiene che sia solo una influenza o anche meno. Spero arrivi in fretta un vaccino che possa risolvere una volta per tutte questa pandemia che ha bloccato il mondo intero e ci sta condizionando dall’inizio del 2020”.

L’allenatore dei felsinei prosegue: “Sono andato in vacanza come ogni estate in Sardegna dopo la fine del campionato. L’isola era Covid free in quel momento, neanche un contagiato. Non vedevo la mia famiglia da due mesi, l’ho raggiunta per riabbracciarla. Ho preso tutte le precauzioni che dovevo prendere. Alla fine ci sono solo due verità: che sul Covid non ci si capisce niente e c’è anche tanta casualità. Non avrei dovuto vivere con i miei figli, come ha fatto tutto il resto del mondo, per fare contento qualche benpensante? Forse il Covid l’ho preso da mio figlio o forse da qualcun altro, ma non sono certo io il paziente zero. Tutti giudicano e pochi possono permetterselo. Io e tutta la mia famiglia abbiamo fatto subito il tampone quando siamo tornati dalla Sardegna. Tanti puntano il dito, ma non fanno i test, e magari sono positivi asintomatici o hanno avvertito pure qualche lieve sintomo. Io e la mia famiglia invece ci siamo sottoposti ai controlli e dobbiamo pure prenderci insulti o lezioncine? Allora è solo invidia e gelosia. Dare sempre colpa al lupo, fa comodo alle pecore…”.

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