Serie A

Serie A, Ulivieri: “Giusto andare avanti e giocare Juventus-Napoli”

Renzo Ulivieri

Bisogna sempre seguire le decisioni del governo e delle autorità sanitarie. La volontà della Federazione è stata sempre quella di far giocare il campionato rispettando tutte le regole per assicurare la sicurezza. E comunque per me è giusto andare avanti ed ègiusto che Juve-Napoli si svolga regolarmente. Sarà una bella partita, faccio il tifo sia per Andrea Pino che per Rino Gattuso che provengono dalla nostra scuola allenatori a Coverciano: tutti e due sono arrivati presto alla serie A e sono molto contento”. Lo ha detto Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori, in un’intervista rilasciata ai microfoni de “Il Mattino” sulla situazione nel campionato di Serie A con ben 15 contagi nel Genoa. I tamponi del Napoli negativi? Si tratta di un dato positivo e cioè che i contagi all’esterno tra i calciatori sono più difficili, anche se i contatti ravvicinati al San Paolo come in ogni partita ci sono stati perché è impossibile durante una gara mantenere il distanziamento sociale” – ha aggiunto Ulivieri.

Il pericolo resta più alto in altri situazioni – ha aggiunto il presidente dell’Associazione italiana allenatori – Parlo degli ambienti chiusi: mi riferisco agli spogliatoi, agli ambienti comuni dei centri sportivi, al momento dell’arrivo negli stadi. E poi i calciatori come tutti devono stare attenti ai contatti nella vita quotidiana, ma in questo senso direi che il loro senso di responsabilità è stato molto alto e va di pari passo con quello di tutta la nazione. Tenendo presente quello che sta succedendo altrove, in Italia sono state fatte le scelte migliori e questo riguarda anche il mondo dello sport. Cambiare nuovamente i protocolli e tornare a effettuare tamponi ogni 4 giorni? Se e’ stata presa la decisione di fare il tampone 48 ore prima della partita significa che va bene cosi’, non la cambierei. E in questo momento non è il caso di prendere decisioni come la bolla dell’Nba: sono realtà diverse, per noi in Italia sarebbe l’ultimo rimedio di fronte a una situazione gravemente problematica”.

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