In Evidenza

Serie A, in archivio la ventiquattresima giornata: botto Lazio! Ma in cima c’è la Juve

Esultanza Lazio - Foto Antonio Fraioli

Per la seconda volta consecutiva il turno di Serie A di questa settimana si è concluso a San Siro, con il successo del Milan sul Torino. I rossoneri hanno potuto così agganciare il sesto posto a pari punti con Verona e Parma, in un weekend che però ha dato risposte interessanti anche e soprattutto nelle zone più alte della classifica. Le zone in cui erano attesi due scontri diretti di centrale importanza, in questa 24esima giornata: da un lato Atalanta-Roma, dall’altro Lazio-Inter. Andiamo con ordine.

E partiamo, quindi, dalla vetta della classifica. In cima ci rimane la Juventus, che è tornata a vincere dopo una settimana turbolenta. Il 2-0 rifilato al Brescia non può essere altro che un punto di partenza per una squadra che fa ancora fatica a mandare convinti segnali di crescita; un punto di partenza tutt’altro che banale, perché vincere aiuta sempre a vincere. Ma chi è uscito al meglio dalla domenica di calcio è, ancora una volta, la Lazio. Battendo l’Inter i biancocelesti hanno confermato il proprio status da grande squadra, capace di orientare anche i confronti più difficili dalla parte giusta. In questa corsa punto a punto i ragazzi di Inzaghi sembrano diventare sempre più cinici, performanti ed efficaci. Una qualità che gli ha permesso di spegnere l’entusiasmo di un’Inter incredibilmente involuta rispetto al secondo tempo nel derby, a tratti addirittura ingenua; in generale, sotto la propria media stagionale. Un segnale in contraddizione con quella grande serata in cui Conte e i suoi erano riusciti a ribaltare il Milan. Un segnale preoccupante, cui il Biscione dovrà rispondere il prima possibile per rimanere in corsa.

L’altra sponda nerazzurra del campionato invece sorride, eccome se sorride. Battendo la Roma l’Atalanta ha raddoppiato il proprio vantaggio sulla principale concorrente nella corsa al quarto posto, allargando il proprio margine con una prestazione autoritaria. La gara dell’Atleti Azzurri d’Italia è stato il culmine di un periodo in cui la Dea è sembrata più forte dei giallorossi, nonostante qualche risultato sotto le aspettative. Il talento di Džeko – sabato sera è stato evidente – da solo non basta: la Roma pecca di soluzioni offensive e, quando non propone, soffre. Continua a sembrare lontana la soluzione dei problemi di Fonseca, in una crisi da cui la sua Lupa sembra fare una grande fatica a venire fuori. In queste condizioni, rincorrere l’Atalanta sarà durissima.

Anche perché alle spalle c’è tutta una classe media del campionato che si avvicina. A quattro punti dalla Roma abbiamo già detto del Milan, del Parma e dell’Hellas Verona: poco più dietro, a quota 33, c’è invece il Napoli. Un Napoli che a Cagliari ha strappato tre punti fondamentali, in vista di una seconda parte di stagione piuttosto complessa sulla carta. Fondamentali per confermarsi una squadra solida, che sa vincere anche in assenza di nomi pesanti come Koulibaly, Allan e Milik. In Sardegna allora gli azzurri hanno ritrovato Mertens, un valore assoluto del nostro campionato che forse la banda di Gattuso si era scordato di avere. Con un tour de force alle porte in mezzo a tre competizioni, un giocatore come il belga potrà essere un fattore centrale per i partenopei, specie ora che Gattuso sembra aver dato ai suoi un’identità soprattutto difensiva.

Soprattutto difensivo sembrava esserlo anche il Genoa di Davide Nicola, che invece a sorpresa è andato a imporsi per 0-3 in casa del Bologna. Un risultato importante, che ha rilanciato i rossoblù assieme al Lecce nelle quotazioni per evitare la retrocessione. Più indietro in questa corsa sembrano esserci SPAL e Brescia, che pian piano lanciano segnali sempre più preoccupanti, mentre il gap col quart’ultimo posto aumenta. In una Serie A così combattuta e avvincente, già da settimana prossima sarà importante reagire. Certo non sarà facile per nessuna delle squadre in corsa per la salvezza: in calendario ci saranno tante sfide squilibrate sulla carta. Guai però a sottovalutare gli avversari: ci siamo abituati alle sorprese, ormai…

SportFace