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Serie A, in archivio la diciottesima giornata: anno nuovo, vita vecchia

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo - Foto Antonio Fraioli

Anno nuovo, vita vecchia in Serie A. La 18esima giornata, la prima del 2020, ci ha regalato tante partite divertenti, con la solita abbondanza in termini di gol. Sicuramente però non ci sono state grosse sorprese, almeno nei risultati, con praticamente tutte le squadre che hanno confermato il trend con cui avevano chiuso il 2019. L’unica eccezione in tal senso è stata la Roma, che avevamo lasciato in splendida forma e abbiamo ritrovato piatta, sconfitta meritatamente dal Torino. Per i giallorossi è stato un passo falso inatteso, ma che forse servirà a rialzare l’asticella della concentrazione, un qualcosa che non può mancare nel mettere in campo le idee di un allenatore come Fonseca.

Anche la Juventus ha sorpreso, non tanto nel risultato quanto nel modo in cui questo è arrivato. I bianconeri hanno tirato fuori dal cilindro un secondo tempo folgorante e spazzato via il Cagliari con un perentorio 4-0. È stata nettamente la più sarrista fra le varie versioni che abbiamo visto dei campioni d’Italia in stagione: una squadra che cerca e trova il dominio aggredendo in avanti e gestendo la palla, che esalta i suoi attaccanti e magari rischia qualcosa, ma ai punti (stra)merita il successo. Certo, l’opposizione dei sardi non è stata eccellente; però per la prima volta lo stampo dell’allenatore bianconero si è visto lungo tutti i novanta minuti ed è questo il miglior risultato che la Juve potesse ottenere in questo weekend.

A proposito di grandi risultati, anche le concorrenti della Juventus in ottica Scudetto hanno risposto con forza. La prestazione più rilevante è stata quella dell’Inter, che ha sbancato il San Paolo con una prova da grande squadra. I nerazzurri hanno approfittato con cinismo delle incertezze del Napoli, portando a casa una vittoria per 1-3 in una gara tutt’altro che dominata. Come da previsione la sosta ha fatto bene ai ragazzi di Conte, che hanno ritrovato lo stesso smalto d’inizio stagione. Adesso starà ai recuperi di Barella, Sensi e Sánchez portare un salto di qualità nella fase di possesso, aspettando sempre qualche indicazione anche in sede di mercato. Per il Napoli invece è stata l’ennesima doccia fredda nonostante una buona prestazione, dovuta ai soliti errori individuali ed una carenza di cattiveria che sta iniziando a diventare preoccupante. Gattuso dovrà muoversi con cautela e anche a lui farebbe comodo qualche nuovo arrivo, non fosse altro per portare una ventata d’aria fresca di cui questa squadra ha molto – molto – bisogno.

Prima aveva fatto il suo anche la Lazio, trascinata dal solito Immobile sul campo del Brescia. Non è stata una partita esaltante per i biancocelesti, che però hanno trovato il modo di gestire pure loro le difficoltà della sfida e hanno raccolto per l’ennesima volta i tre punti nel recupero. Certo è un momento in cui anche le circostanze stanno aiutando i ragazzi di Inzaghi, ma quando si arriva a vincere così tante gare consecutive fare un passo indietro a livello di prestazione è una cosa accettabile, se non fisiologica. E allora ancora una volta facciamo i complimenti all’unica squadra che in questi mesi è riuscita sempre a sfruttare gli episodi al meglio.

Il termine “passo indietro” non fa invece parte del vocabolario dell’Atalanta, la macchina da 48 gol segnati in 18 partite. Ormai la Dea è una certezza del nostro calcio e sarà curioso vederla misurarsi col triplo impegno nella seconda metà di stagione, per vedere se riuscirà a mantenere questo ritmo anche nei mesi più importanti dell’anno. Certo sul campo Gasperini sa di avere una squadra non inferiore a nessuno e punta alla sfida con l’Inter di settimana prossima arrivando col vento in poppa. Nella corsa all’Europa sarebbe dovuto essere poi il weekend del ritorno di Ibrahimović. Ibra è effettivamente tornato, ma non è bastato per risolvere i problemi di un Milan fermato per 0-0 dalla Sampdoria. La ricostruzione targata Pioli non sta andando avanti alla grande, ma come ci eravamo già detti bisogna dare più tempo a questi ragazzi perché trovino più fiducia, uno dei tanti aspetti in cui i rossoneri oggi difettano e non poco. Sarà interessante vedere il Diavolo a confronto col Cagliari settimana prossima: e noi ci rivediamo fra una settimana, sempre su queste colonne.

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