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Serie A, Gravina: “Stadi aperti e playoff gli obiettivi. Europei? Possiamo vincere”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

Il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervistato dal Corriere dello Sport, ha affrontato diversi temi quando ormai mancano pochissimi giorni alla partenza della Serie A 2020/2021. Una stagione importante, che porterà anche al grande appuntamento con gli Europei rinviati a causa della pandemia: “Un trofeo che ci manca da troppi anni – sottolinea Gravina – Il ct Mancini ha costruito le premesse che ci permetteranno di giocarcela con le altre big. I risultati e le scelte che ha fatto hanno creato un nuovo entusiasmo intorno alla maglia azzurra. Purtroppo dai club non arriva quel sostegno che ci vorrebbe, prevale una concezione atavica secondo cui la Nazionale sarebbe il nemico.”

Il presidente federale vuole anche blindare il commissario tecnico: “Non serve aspettare gli Europei, Mancini ha già vinto con il suo progetto. Possiamo andare insieme ben oltre il vincolo del Mondiale 2022, ma bisogna stringere i tempi.” Uno dei principali obiettivi di Gravina nel breve termine è però la riapertura degli stadi: “Ci sono tutte le condizioni per una riapertura parziale, rispettando i protocolli in maniera rigorosa. Ho molta fiducia nel Premier Conte e nel Ministro della Salute, la Supercoppa Europea del 24 settembre a Budapest sarà un test importante sia per noi che per l’Uefa.” C’è grande orgoglio per i risultati ottenuti nell’epoca del Coronavirus: “Abbiamo dimostrato di avere strutture adeguate, siamo l’unico paese ad aver portato a termine tutti i campionati professionistici grazie all’aiuto di tutti.”

Infine Gravina rilancia anche l’argomento dei playoff: “Uno sport dove non si vince e non si perde non ha senso e noi arriviamo troppe volte a fine stagione con partite prive di significato. Si teme che i playoff penalizzino le squadre abituate a vincere e che investono di più ma le gare internazionali crescono di anno in anno e noi non siamo in grado di cambiare al nostro interno. Serve un campionato che affascina sempre, noi rischiamo di perdere pubblico.”

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