Serie A

Serie A, Giorgetti: “Chiusura degli stadi è una sconfitta”

Giancarlo Giorgetti
Giancarlo Giorgetti

L’eventuale chiusura degli stadi è una sconfitta dello stato ma anche la giustizia sportiva deve fare la sua parte agendo preventivamente e favorendo comportamenti idonei e di fair play da parte di calciatori e tesserati”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, intervenuto a Reggio Emilia al convegno “Calcio e ordine pubblico – L’evoluzione della disciplina sulla Sicurezza negli Stadi”, moderato dal giornalista Matteo Marani di Sky Sport, svoltosi al Mapei Stadium e organizzato da Sassuolo, Questura di Reggio Emilia e Figc. “Dobbiamo privilegiare i ragazzi, gli sportivi veri e il fair play sia da parte dei calciatori che da parte dei dirigenti per bonificare il mondo dello sport, isolare i delinquenti ed evitare che questi ultimi attraggano i ragazzi“, ha aggiunto Giorgetti. Tra gli interventi al convegno anche quello del Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli che ha elogiato il Mapei Stadium definendolo “un modello sia per come è strutturato sia per come e’ ubicato e tutto questo facilita la gestione della sicurezza nelle gare a Reggio Emilia“.

C’è spazio per un commento sulle recenti parole di Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli: “Umanamente capisco Ancelotti, ma poi c’e’ da pensare alle responsabilità rispetto al tema dell’ordine pubblico, a 50-60 mila persone che devono uscire da uno stadio, è una situazione che va e disciplinata e valutata dagli addetti ai lavori“. .”C’è un aspetto di repressione che è fatto di norme e di applicazione delle leggi, soprattutto di tolleranza zero verso violenti e delinquenti che inquinano il mondo del calcio – ha aggiunto Giorgetti -. Sono direttrici che lo stato e i protagonisti di questo mondo, tutti coloro che vivono nel calcio, devono avere. Gli stadi chiusi? Per i delinquenti che usano gli impianti magari anche per attività illecite”.

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