Serie A

Serie A, il Bologna mostra i denti: Mihajlovic batte un Cagliari impaurito

Sinisa Mihajlovic - Milan 2015/2016 - fotomenis.it

Oggi l’appuntamento del lunch time ha visto confrontarsi Bologna-Cagliari, due squadre con non poche difficoltà fino ad ora. I padroni di casa sono scesi in campo con tanti dubbi sia a livello d’organico con 5 giocatori indisponibili, sia con una posizione di classifica sempre più preoccupante date le 14 sconfitte subite nelle prime 36 gare di Serie A, che risultano essere il peggior risultato della squadra emiliana dopo l’annata 1990/91 culminata con la retrocessione. Il Cagliari invece dal canto suo è arrivato in Emilia rinfrancato dalla vittoria e dalla buona prestazione del turno precedente, che ha visto la squadra sarda battere l’Inter 2-1 alla Sardegna Arena. Gli uomini di Maran però sono arrivati con un dato disastroso in trasferta, visto che non vincono una partita fuori dalle mura amiche da Settembre 2018 (3 pareggi, 8 sconfitte).

IL RACCONTO DEL MATCH – La partita al Dall’Ara è iniziata subito ad altissimi ritmi sia da una parte che dall’altra, la prima vera occasione è sui piedi dell’attaccante Paraguaiano Santander che aggancia un cross in area ma Cragno è molto bravo e mette in calcio d’angolo. Con il passare dei minuti la partita cresce di intensità e il Bologna sembra sempre più padrone del campo, grazie anche hai suo giocatori di maggior talento Sansone e Soriano, proprio quest’ultimo al 33’ mette un cross in mezzo dalla destra e procura, grazie anche a un tocco di mano di Bradaric il rigore del momentaneo 1-0 siglato da Pulgar. Nel secondo tempo la sinfonia non cambia: il Cagliari non reagisce e quindi i padroni di casa prendono terreno grazie ancora ai due acquisti di gennaio, con un gran gioco di squadra Roberto Soriano viene liberato dall’assist di Sansone che lo pesca nell’area di rigore sarda e dopo un ottimo controllo manda il pallone sotto la traversa e sigla cosi il 2-0. Ora il Bologna di Mihajlovic può respirare fino a settimana prossima dove lo aspetterà un’altra battaglia tra le mura torinesi, anche se ora la salvezza sembra sempre più possibile.

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