Serie A

Serie A: Atalanta-Milan 1-1, le pagelle della 36ª giornata

Vincenzo Montella - Foto Antonio Fraioli

Il pareggio serviva tanto all’Atalanta (per festeggiare la certezza dell’Europa), tanto al Milan (per tenere a bada Inter e Fiorentina). Alla fine pareggio è stato, ma era tutt’altro che scontato che andasse a finire così. Anche perché, ai punti, avrebbe certamente meritato di più l’Atalanta. Che passa in vantaggio in chiusura di primo tempo con Conti (ottava firma in campionato) e gestisce il risultato nella ripresa. Fino a 3′ dalla fine, quando Deulofeu (con la complicità di una sfortunata deviazione di Masiello) trova un gol totalmente inaspettato. Poco male: un punto serviva a entrambe. Anzi: l’unica squadra che aveva qualcosa da festeggiare a fine gare era proprio l’Atalanta.

ATALANTA

BERISHA 6
Il Milan fa davvero poco e lui non è praticamente mai chiamato in causa. Poi, nel finale, dal nulla, il gol di Deulofeu. Su cui però l’albanese non ha colpe.

TOLOI 6.5
Gran partita del brasiliano, sempre attento e concentrato. Dalla sua parte si alternano Lapadula prima e Bacca poi: entrambi respinti con perdite.

CALDARA 6
Per una volta, il meno convincente dei tre difensori. Soffre molto la fisicità di Lapadula, soprattutto nel primo tempo. Cresce nella ripresa.

MASIELLO 7
Partita super dell’ex Bari. Non solo in marcatura, dove è perfetto, ma anche di qualità. Con un neo grande, però: la deviazione, involontaria ma decisiva, in occasione del gol di Deulofeu.

CONTI 7
Ottavo gol in campionato. Vice-capocannoniere dell’Atalanta. Lui che fa il terzino ed è alla prima stagione da titolare in A. Di cosa stiamo parlando?

KESSIE 7
Sembrava non dovesse farcela, invece gioca dall’inizio e disputa anche una gran partita. Si mangia il centrocampo rossonero, dominando ogni duello fisico. Che affare che ha fatto (se lo ha fatto) il Milan!

FREULER 6.5
Solita ottima partita dello svizzero. Quantità e qualità da vendere, per un vero e proprio centrocampista totale. Nel primo tempo annulla completamente Suso.

SPINAZZOLA 7.5
L’ennesimo assist della sua stagione è solo la sintesi di un’altra partita perfetta dell’esterno di proprietà della Juve. Incontenibile come sempre su quella fascia, dove quest’anno non l’ha preso mai nessuno. Figurarsi Kucka.

CRISTANTE 7
Gioca al posto di Kurtic. Ma non nel suo ruolo classico da playmaker, bensì proprio in quello dove di solito agisce lo sloveno: da trequartista, dietro Petagna. Però con più qualità. Un’altra grande invenzione di Gasperini. (Dall’84’ Hateboer SV)

PETAGNA 6
Il solito Petagna. Tanto lavoro sporco e lavoro per la squadra. Sulla capacità di essere pericoloso, invece, c’è ancora da lavorare. (Dal 71′ KURTIC 6 – Entra a partita in corso, in un ruolo non suo, quello di esterno sinistro e in un periodo non facile, quello di massima spinta del Milan. Ed è per questo che soffre un po’).

GOMEZ 6
Non la migliore gara del Papu, visibilmente in ritardo di condizione fisica (non ne aveva più nel finale). Si mangia anche un gol piuttosto clamoroso, ma c’è comunque il suo zampino sul gol di Conti. (Dal 90′ Paloschi SV)

ALL. GASPERINI 8 
Non tanto per oggi – dove pure ha fatto vedere una squadra perfetta che avrebbe meritato la vittoria – ma per la stagione intera. Un gioiello la sua Atalanta, portata finalmente in quell’Europa che Gasp ha sempre rincorso: solo una panchina in Champions con l’Inter (sconfitta a San Siro col Trabzonspor), poi conquistata sul campo ma persa in tribunale ai tempi del Genoa. Questa volta, invece, è tutta sua. E se la merita.

MILAN

DONNARUMMA 6
Prima il miracolo su Gomez. Poi però, subito, dopo, l’errore grave (ma c’è anche un po’ di sfortuna) in occasione del gol di Conti. Si riscatta nel secondo tempo, con diverse parate tra cui un vero e proprio miracolo su Kessié.

G. GOMEZ 6
Primo tempo in affanno per il paraguaiano, soprattutto per colpa dell’altro Gomez, il Papu, che a tratti è imperdibile. Cresce nella ripresa, paradossalmente quando è costretto a interpretare il ruolo di terzino destro, che non è certo il suo.

ZAPATA 5.5
Gli attaccanti dell’Atalanta lo lasciano impostare, senza mai andare a pressarlo. Un chiaro segno che non lo temono. Sonnecchia un po’ sul gol di Conti: ma è un concorso di colpa con Romagnoli.

ROMAGNOLI 6
Ordinato. Il ruolo di terzo centrale lo solleva da alcuni compiti difensivi e mette in risalto la sua qualità. Anche lui, però, come Zapata, ha qualche responsabilità sul primo gol.

KUCKA 4.5
Imbarazzante, ma non solo per colpa sua. Il nuovo ruolo (esterno nel 352) non gli si addice, lo si vede benissimo quando Spinazzola gli passa alle spalle in occasione del gol*. Compie anche almeno un paio di errori marchiani in disimpegno, facendo ripartire l’Atalanta: e qui, no, non è colpa del ruolo. (Dal 59′ BACCA 5 – Non si vede praticamente mai, se non quando il guardialinee è costretto (più volte) a segnalarne la posizione di fuorigioco. Con questo atteggiamento, rimanere al Milan è dura.)

SUSO 6 
Non è la prima partita in cui non incide: è in calo da tempo e si sapeva. Di certo, il cambio di modulo non lo aiuta. Da mezzala, è troppo lontano dalla porta. Ma dei suoi è comunque quello che inventa di più.

MONTOLIVO 5
Torna titolare dopo addirittura sette mesi, naturale la mancanza del ritmo partita.

PASALIC 5.5
Te ne accorgi di rado che è in campo. Però due delle migliori palle gol del Milan sono del croato. Che non sarà un giocatore che ruba l’occhio, ma ha una capacità di inserimento che hanno in pochi. (Dal 78′ BERTOLACCI SV)

DE SCIGLIO 6
Oggi meglio di altre volta. Probabilmente, merito anche del ruolo, che gli risparmia qualche compito difensivo e gli concede di più in fase di spinta. (Dal 90′ Vangioni SV)

LAPADULA 6.5
Prestazione da vero lottatore. Okay, il suo mestiere sarebbe quello di far gol. Ma non è nemmeno facile, quando la tua squadra è così bassa e devi sudarti ogni pallone. Intanto fa suo ogni duello con Caldara.

DEULOFEU 6.5
Dovrebbe fare la seconda punta, ma finisce sempre per scivolare a sinistra, il suo ruolo naturale. Come al solito, è quello che si vede di più. Fino alla fine, quando dal nulla (e in fuorigioco) tira fuori dal cilindro il gol che salva il Milan.

All. MONTELLA 5
Sbaglia completamente modulo, e diverse pedine fondamentali (Suso e Kucka in primis) ne risentono. Ha un po’ di coraggio nella ripresa, quando sperimenta un 334 per andare a caccia del pareggio. Che non avrebbe meritato, ma quantomeno si salva da un’altra settimana d’inferno.

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