Serie A

Serie A, 36ª giornata: Fiorentina-Lazio 3-2, le pagelle

Nikola Kalinic - Foto Antonio Fraioli

FIORENTINA (3-4-2-1)

Tatarusanu 5.5
Bravo nel primo tempo a dire di no a Luis Alberto, il portiere viola non si fa sorprendere. Poteva fare di più, invece, sulla conclusione di Keita, ma l’attaccante biancoceleste si presenta troppo solo al loro appuntamento.

Tomovic 5.5
Ha rischiato di non scendere in campo a causa di un problema nel riscaldamento: stringe i denti anche se non è in perfette condizioni fisiche e si vede. Lukaku lo fa soffrire, lui prova a difendere con mestiere riuscendoci solo a tratti.

De Maio 5.5
Deve vedersela con Djordjevic e soprattutto Keita, due clienti non comodissimi: l’ex Genoa rischia in un paio di occasioni, barcolla, ma riesce sempre a cavarsela. Avrebbe anche l’occasione per segnare, ma cicca clamorosamente il pallone.

Astori 5
L’incrocio con quella che poteva essere la sua squadra non è dei più fortunati: è lui a tenere in gioco Keita lanciato a rete. Prova a riscattarsi facendosi vedere nell’area avversaria, ma non trova il guizzo decisivo.

Chiesa 5.5
Ha dalla sua la giovinezza, ma gli manca l’esperienza, fondamentale contro un difensore come Radu. Tanto fumo ma pochissimo arrosto per il figlio d’arte: ci prova, si danna l’anima, ma la firma d’autore non la mette. (Dal 65′ Tello 6.5: il suo ingresso dà la scossa alla Fiorentina, i suoi cambi di passo sono benzina sul fuoco viola. Forse con lui dall’inizio sarebbe stata una partita diversa).

Vecino 6.5
Tanta quantità in mezzo al campo per il mediano viola: metronomo e regista, si piazza in cabina di regia facendo esattamente quello che gli chiede Sousa. Prova anche ad inserirsi un paio di volta senza fortuna, ma fornisce l’assist dell’1-1 a Babacar.

Borja Valero 6
Primo tempo insufficiente, ripresa da grande giocatore: la media fa sei, ma soprattutto nel secondo tempo, quando la viola decide di iniziare a giocare. delizia il pubblico con numeri di rara bellezza.

Olivera 5.5
Si piazza a sinistra cercando di spingere il più possibile per creare problemi alla retroguardia laziale. Non ci riesce spesso, la sua corsa non è troppo poco efficace. (Dal 65′ Sanchez 6: è uno dei tre cambi di Sousa, ma all’evidenza dei fatti è quello che incide meno. Rischia di perdere un paio di palloni importanti, poteva fare decisamente meglio).

Cristoforo 5.5
Non una partita da ricordare: tenta la conclusione in un paio di occasioni ma non trova mai il guizzo. Ironia della sorte, la sua uscita dà il via alla rimonta viola. (Dal 65′ Kalinic 7: dall’illusione del vantaggio contro il Sassuolo a quello concreto davanti alla Lazio. L’attaccante viola entra e timbra subito il cartellino: prova anche ad arrotondare il punteggio, ma il palo gli nega la gioia della doppietta).

Bernardeschi 6
Talento smisurato il suo, ma contro la Lazio lo fa vedere a sprazzi: tenta un paio di giocare, qualche numero per disorientare l’attente difesa biancoceleste, ma stavolta il coniglio rimane nascosto nel cilindro. Nella ripresa cresce come tutta la squadra, generoso quando è spostato da esterno.

Babacar 7
Il migliore della Fiorentina. Nel primo tempo ha due occasioni, ma Strakosha gli dice di no. Si riscatta nella ripresa firmando l’1-1. Condisce il tutto con una quantità infinita di palloni giocati, ogni azione offensiva passa dai suoi piedi.

All. Sousa 6.5
Lascia in panchina Kalinic, pare più una punizione che una scelta. Il solo Babacar, però, non basta ed è bravo ad accorgersene: la vittoria è tutto merito di questa intuizione, i tre cambi contemporanei rimettono in piedi la Fiorentina portandola alla vittoria.

LAZIO (3-4-2-1)

Strakosha 5.5
Decisivo quando sventa e devia la conclusione di Babacar nel primo tempo. Ancor di più, dopo un errore nel rinvio, quando fa una parata pazzesca ancora sull’attaccante viola. Poi però combina due errori decisivi, sia sul gol di Babacar che sul raddoppio di Kalinic.

Bastos 6
Roccioso e attento, la difesa a tre fa per lui. Vince gli anticipi, mura gli avversari e salva la Lazio in più di un’occasione. Un po’ di confusione per i tre gol subiti dalla Lazio.

Hoedt 6
Gioca al posto di de Vrij, rimasto a Roma, e gioca molto bene. Nonostante i tre gol subiti dai biancocelesti, la prestazione dell’olandese è sufficiente e sicura. Spesso fa ripartire la manovra dalla difesa.

Radu 5.5
Torna titolare dopo diverse partite in panchina, si schiera nella difesa a tre. Serve a Kalinic il gol del raddoppio viola, la palla gli sbatte addosso in mezzo all’area. Rischia l’espulsione per un durissimo fallo su Bernardeschi, si salva con l’ammonizione.

Patric 6.5
Quando viene chiamato in causa da Inzaghi, non delude mai. Lo spagnolo non si risparmia, quando si tratta di difendere o di spingere sulla fascia. Rispetto la scorsa stagione è tutt’altro giocatore, e ha tanta voglia di gol.

Parolo 6
Torna dopo aver scontato la squalifica con la Sampdoria, non si affatica più di troppo visto che è uno dei pochi big in campo. Fa il suo e di certo la qualità in fase di interdizione e manovra non manca mai. Non si lancia, invece, negli inserimenti. Esce per un problema muscolare, lasciando la Lazio in dieci per cambi esauriti.

Murgia 6.5
Ha il compito di fare le veci di Biglia in cabina di regia. E’ concentrato e fa partire la manovra, ma conferma di aver doti maggiori in fase di copertura davanti la difesa. Corona una buona prestazione con il gol del 3-2, un perfetto colpo di testa dalla distanza a beffare Tatarusanu a palombella.

Lukaku 6.5
Conferma le ottime prestazioni dell’ultimo periodo, è una macchina da guerra sull’esterno mancino nel centrocampo. Corre come un treno, ha prepotenza fisica nel superare l’avversario e sforna una gran quantità di cross in area. Peccato che sia costretto a uscire per un guaio muscolare. (Dal 49′ Lombardi 5.5: la sfortuna condiziona la partita dell’esterno, il pallone sbatte sul palo e poi addosso a lui per finire in rete).

Luis Alberto 7
Sette presenze, un gol e 204 minuti giocati. Questo il bottino del redivivo spagnolo, decisivo nel pareggio di Genoa e pure nel pomeriggio del Franchi. Gioca alla Milinkovic-Savic, inventa inserimenti e si muove alle spalle della punta, fa vedere che non gli manca il talento. Poi regala pure l’assist per il gol del vantaggio di Keita e quello superbo per la rete di Murgia.

Keita 7
Sempre lui, ancora un gol per il senegalese che sigla la rete numero quindici in stagione. Non si fa sfuggire l’occasione e capitalizza l’assist di Luis Alberto, sblocca la gara di Firenze. Svaria su tutto il fronte d’attacco, parte dalla trequarti ma fa pure la prima punta, è devastante. (Dal 70′ Felipe Anderson 6: Inzaghi prova a dare freschezza, il brasiliano non riesce a salvare in soli venti minuti la Lazio).

Djordjevic 5.5
E’ una notizia vederlo titolare, ha avuto davvero poche chance in stagione. Ma la prestazione del Franchi spiega bene il perché. Si dà tanto da fare, si sacrifica per la squadra ma – abituati ai gol di Immobile – ci si aspettava anche qualche pericolo sotto porta. (Dal 70′ Immobile 6: cerca di dare una mano al compagno di reparto, è fresco e si butta subito nella mischia).

All. Inzaghi 6.5
Ha scelto il turnover perché mercoledì c’è la finale di Coppa Italia. Le seconde linee, ma guai a chiamarle così per il tecnico, ripagano sempre la sua fiducia. Quando va in svantaggio, gioca il tutto per tutto ma, terminati i cambi, si ritrova in inferiorità numerica per l’infortunio di Parolo.

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