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La Lazio corsara vince 1-0 contro l’Udinese, grazie al quattordicesimo gol stagionale di Ciro Immobile, firmato su un calcio di rigore che molto farà discutere. I biancocelesti del tecnico Simone Inzaghi volano momentaneamente al quinto posto a quota 50 punti, uno in meno dell’Atalanta e in attesa della gara di stasera tra Inter e Roma. Furiosi i friulani di mister Gigi Delneri, mai davvero pericolosi ma arrabbiati per il generoso penalty agli avversari. Tutti i voti del match dello stadio Olimpico.
LAZIO (4-3-3)
Strakosha 6
Si fa trovare pronto sulla conclusione di testa di Zapata a inizio gara. Agile sul tiro di Jankto nella ripresa. Per il resto non ha troppo da fare.
Patric 6
Basta non è al meglio, lo spagnolo sa sostituirlo degnamente. In fase difensiva non ha troppi patemi, prova anche a spingersi in avanti. Nella ripresa, spazio al serbo sulla corsia destra. (Dal 59′ Milinkovic-Savic 6: Inzaghi lo manda in campo per fare maggior argine a centrocampo e per propiziare le azioni offensive grazie ai suoi inserimenti).
De Vrij 6
C’è da ammettere che l’Udinese non è granchè pericolosa, ben poco per mettere in difficoltà un difensore come l’olandese. Fa buona guardia, puntuali chiusure e anticipi, ordinaria amministrazione.
Hoedt 6
Non corre particolari pericoli, la difesa biancoceleste. Fa buona guardia, in coppia con il connazionale, prima di lasciare il campo a inizio ripresa. (Dal 59′ Basta 6: si riprende la corsia destra, si preoccupa più di far difendere che di cercare l’affondo).
Radu 6
Più accorto per tutto il primo tempo, si vede poco nella spinta sulla fascia sinistra. Sale d’intensità e punta il fondo nella ripresa, prima di spostarsi al centro della retroguardia. (Dal 79′ Wallace s.v.)
Murgia 6
Biglia è squalificato e Milinkovic-Savic non al 100%, per il giovane classe 1996 è l’esordio da titolare in Serie A. Parte da mezzala poi si sposta in cabina di regia. Dimostra grande personalità, dai piedi dell’ex Primavera parte qualche interessante spunto.
Parolo 6
Infaticabile, nonostante un campionato davvero no stop. Offre buoni inserimenti per gli attaccanti, che per tutto il primo tempo sciupano. Più partecipe alla manovra offensiva nella ripresa, quando si fa vedere anche in area avversaria.
Lulic 6
Viene arretrato a centrocampo, si muove da mezzala e contribuisce alla manovra grazie agli inserimenti, anche se spesso non è preciso. Nella ripresa scala ancora e fa il terzino sinistro, con licenza di spingersi sul fondo e sfornare qualche buon assist. Come quello dal quale nasce il calcio di rigore per i biancocelesti.
Felipe Anderson 5
Corre sulla fascia, si spinge sul fondo ma sbatte troppo spesso sul muro di Samir anziché cercare il dribbling. Nella ripresa tenta di essere più propositivo, si accentra e cerca le vie centrali ma mai un assist del brasiliano risulta utile alla causa biancoceleste.
Immobile 6.5
Non gli capita neanche una buona occasione sui piedi per tutta la prima frazione di gioco. Nella ripresa ha il merito di siglare dal dischetto il calcio di rigore assegnato alla Lazio: è la quattordicesima rete stagionale per l’attaccante napoletano.
Keita 5,5
Si incaponisce per tutto il primo tempo, cerca la giocata a effetto ma in una sola occasione supera Widmer e gli avversari. Non cambia la musica nella ripresa, anche se duetta maggiormente con Lulic sulla corsia sinistra e prova un paio di conclusioni in porta.
All. Inzaghi 5.5
La Lazio non brilla per tutta la partita, trova il vantaggio e la vittoria soltanto grazie a un calcio di rigore. Contro l’Udinese sarebbe servito più coraggio, soprattutto in vista del derby contro la Roma. Il tecnico biancoceleste ha detto di non pensarci, ma la squadra sembra condizionata.
UDINESE (4-3-3)
Karnezis 6
La Lazio tira davvero poco in porta, può sonnecchiare per tutta la partita, almeno fino al calcio di rigore di Immobile sul quale non è in grado di fare di più.
Widmer 6
Fa buona guardia su Keita per i primi quarantacinque minuti, cala alla distanza nella ripresa, quando lascia terreno per le discese del senegalese.
Danilo 6
Chiude gli spazi nel primo tempo, è bravo negli anticipi. Difficilmente i biancocelesti riescono a trovarsi a tu per tu con Karnezis.
Felipe 6
Insieme al compagno di reparto, è attento e puntuale, anche se non impegnato in modo esagerato. Alza un muro, che la Lazio riesce a buttar giù soltanto su calcio di rigore.
Samir 6
Salva l’Udinese, chiudendo prima che Immobile arrivi alla conclusione. Si erge a muro, contro il quale spesso impatta Felipe Anderson. Anche lui cala nella ripresa, lasciando maggior spazio alle incursioni di Felipe Anderson.
Badu 5.5
Sarebbe servito qualcosa di più da un giocatore di esperienza come lui, certamente maggiore copertura a centrocampo per frenare le ripartenze della squadra avversaria. Maglie troppo libere.
Kums 5
A lui il compito di dirigere la manovra dei friulani, contro un’avversaria come la Lazio sarebbe servito qualche spunto in più per fare la differenza. Lo sa anche il tecnico bianconero, che lo sostituisce nel secondo tempo. (Dal 65′ Adnan 5: sua la colpa di provocare il penalty in favore dei biancocelesti, anche se sul tocco di mano persiste qualche dubbio).
Jankto 5.5
Qualche buon inserimento a favorire la manovra friulana, un po’ di tenacia in mediana, ma nulla di più. Il centrocampo risulta essere il punto debole dell’Udinese in questa gara.
Matos 5.5
Tra i più attivi dei suoi nella frazione, protagonista di sgroppate sulla fascia e spunti interessanti. Ma poi si spegne senza riuscire mai a brillare né a risultare decisivo per i friulani. (Dal 73′ Perica s.v.).
Zapata 5
E’ sua la prima occasione della gara, ma dopo aver sfondato in contropiede, Strakosha ci mette i guantoni. Però, alla fine, sul tabellino risulta poco o niente a firma dell’ex Napoli.
Thereau 5
Un colpo di testa, alto sopra la traversa, proprio a inizio partita. Poi più nulla, finché Delneri non decide di richiamarlo in panchina. (Dal 59′ Fofana 6: il mister friulano lo spedisce in campo con la speranza che possa dare una svolta alla gara, la qualità e l’impegno non mancano, ma non bastano).
All. Delneri 6
Mette in campo la miglior formazione a disposizione, azzecca i cambi richiamando in panchina gli uomini che più lo hanno deluso nel primo tempo. Di più non può fare, anche se l’Udinese ce la mette tutta per far giocare davvero male l’avversario.