Serie A

Serie A 2018/2019: L’Atalanta vince all’Olimpico e sogna la Champions

Hans Hateboer
Hans Hateboer - Foto Antonio Fraioli

La trentacinquesima giornata di Serie A 2018/2019 propone lo scontro Champions fra Lazio e Atalanta all’Olimpico di Roma, terminato 1-3 in favore dei nerazzurri. La Lazio parte bene nel corso del primo tempo, siglando il gol del vantaggio immediato, ma pian piano soffre le offensive dell’Atalanta che risponde a metà prima frazione per poi dilagare sugli sviluppi del secondo tempo, conquistando una fondamentale vittoria in ottica Europa.

Il primo tempo mostra un atteggiamento aggressivo di entrambe le squadre in pressione, con la Lazio che tenta subito un forcing offensivo alla ricerca del gol e l’Atalanta prova a gestire il possesso palla architettando le manovre a partire dalla retroguardia. La Lazio regala subito una forte emozione, in quanto al 2° minuto di gioco Leiva trova uno spunto sulla fascia destra ed effettua un cross che in modo rocambolesco capita in area sul sinistro di Parolo, che non perdona Gollini e sigla di precisione il vantaggio biancoceleste. Paradossalmente la manovra della Lazio diventa disordinata e frenetica dal momento del gol, non riuscendo a dare continuità a quanto di buono visto nei primissimi istanti di gara, mentre l’Atalanta prende campo grazie alle geometrie di Gomez e Ilicic che più volte cercano di innescare gli esterni alti. Gli ospiti si rendono più volte pericolosi con le incursioni dei propri fantasisti, che impegnano ripetutamente Strakosha con insidiose serpentine e al 21° minuto i nerazzurri riescono a concretizzare quanto di buono costruito con il passare dei minuti grazie a Zapata, che trasforma in oro un tiro sbagliato di Freuler con uno stop orientato perfetto e insacca il pareggio con freddezza: 1-1 il risultato. Il ritmo del match diventa sempre più elevato ed entrambe le compagini offrono uno spettacolo godibile con occasioni da ambedue le parti, particolarmente Luis Alberto su punizione e Ilicic con un diagonale dall’area piccola impensieriscono i portieri. La prima frazione giunge al termine con le due formazioni in campo che rifiatano dopo la grande intensità messa in mostra. Il secondo tempo si apre splendidamente per l’Atalanta, in quanto si dimostra più dinamica, e con maggiore foga agonistica attacca gli spazi, rispetto ad una Lazio troppo statica e legata a giocate individuali sporadiche. Difatti l’Atalanta passa in vantaggio al minuto 57, grazie ad una clamorosa disattenzione di Wallace, che regala palla a Gomez, il quale mette in mezzo per Castagne che punisce i biancocelesti a porta sguarnita. La Lazio prova a reagire con le accelerazioni di Correa che cerca ripetutamente il varco giusto per sorprendere la difesa avversaria e al 71° minuto inventa un passaggio filtrante per Marusic, che a tu per tu contro Gollini spreca malamente la grande opportunità. L’Atalanta gestisce magistralmente il possesso palla con tutti i propri effettivi, mentre la Lazio prova d’orgoglio a trovare l’episodio giusto, sebbene con cross spesso velleitari. I nerazzurri chiudono definitivamente i conti al 79° minuto, in quanto sugli sviluppi di un calcio d’angolo Djimsiti colpisce in area e supera un incolpevole Strakosha, complice una deviazione decisiva di un Wallace disastroso per il sorprendente 1-3 che ammutolisce l’Olimpico. La partita si spegne lentamente fra i fischi assordanti dei tifosi di casa, delusi da una prestazione ed in generale una stagione al di sotto delle attese. I sostenitori dell’Atalanta possono concretamente sognare in grande, perché la Dea è al quarto posto ed a –1 dall’Inter a tre giornate dal termine.

In questa partita intensa e piena di emozioni, un cenno particolare va riconosciuto ad Alejandro Gomez, protagonista di una prestazione sopra le righe, l’ennesima della sua stagione, sempre pericoloso e leader, oltre che esempio per i suoi compagni. Papu Gomez negli ultimi due anni ha trovato una continuità di rendimento superlativa, rendendosi sempre disponibile in sacrificio e regalando prestazioni di elevatissima caratura tecnica, pur con il cambio di posizione con conseguente arretramento di questa annata. Gomez rappresenta in tutto e per tutto il sogno atalantino, sempre meno utopico: jolly.

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