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Senza Ibra il Milan vola a 23 punti: mai così tanti nella storia dopo nove giornate

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Chi riuscirà a fermare un Milan che al 29 novembre è l’unica squadra, insieme all’Atletico Madrid, ad essere imbattuta nei primi cinque campionati dal post lockdown? Sicuramente non l’assenza di Zlatan Ibrahimovic che dagli spalti di un San Siro vuoto ha applaudito i suoi compagni mentre questi tramortivano gli avversari e conquistavano il ventitreesimo punto stagionale in Serie A con un 2-0 firmato Romagnoli-Kessie. Contro la Fiorentina, gli uomini di Pioli si confermano bestia nera dei viola (solo la Juventus ha vinto più volte contro la squadra di Firenze) e consolidano una testa della classifica che alla luce dei passi falsi di Sassuolo e Juventus appare ancora più solida.

Le statistiche parlano chiaro. Senza Zlatan Ibrahimovic, il Milan non ha mai perso e ha ottenuto cinque vittorie su sei. Altro che Ibra-dipendente. Anzi, il Milan è una macchina da gol e va a segno da 29 match di campionato come solo una volta nella sua storia in Serie A è riuscito a fare, vale a dire tra il dicembre 1972 e il dicembre 1973. Ma non solo. Come precisano le statistiche della Lega Serie A, i 23 punti nelle prime 9 partite rappresentano un record per i rossoneri fermi ai 22 del 1994-95 e del 2005-06. 

Di fronte ad un Milan inarrestabile, c’è una Fiorentina che non riesce a trovare non solo la svolta stagionale ma anche quella della gestione Commisso. Come lo scorso anno, i viola ripiombano in zona salvezza. E per i viola ci sono problemi inquietanti. E’ dal 2012 che la Fiorentina non riusciva a fare gol per tre partite consecutive. E il match di San Siro certifica le preoccupazioni sulla rosa del tecnico Prandelli. Per l’ex Ct azzurro un esordio amaro con due sconfitte di fila. L’ultimo a dover fare i conti con un simile debutto fu, guarda caso, Stefano Pioli nel 2017. Corsi e ricorsi storici. Ma il presente è eloquente: il Milan vola e sogna la corsa al titolo, la Fiorentina continua per il secondo anno consecutivo a guardarsi alle spalle piuttosto che a scrutare davanti a sé.

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