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Sei su sei: Spalletti mai così bene. E il Napoli di Osimhen può sognare

Insigne e Osimhen - Foto Antonio Fraioli

La settantunesima sfida tra Napoli e Cagliari sorride alla squadra più forte, più in forma e con l’attaccante più in ‘palla’ del campionato. Luciano Spalletti vola a punteggio pieno in classifica, diciotto punti che blindano una vetta che il Napoli vuole tenersi stretta a lungo e la vittoria per 2-0 contro l’ex Mazzarri vale più di un segnale al campionato. Sedici gol fatti, due subiti e la miglior partenza della carriera di Spalletti che nel 2017-18 all’Inter si fermò a quattro vittorie consecutive. Nessun paragone per il tecnico di Certaldo. Sì invece per il Napoli che vince tutte le prime sei gare stagionali di Serie A per la seconda volta nella sua storia, dopo il 2017/18, in cui ottenne il successo in tutte le prime otto mentre l’ultima sconfitta interna in campionato risale addirittura a gennaio 2021. Il ‘Maradona’ è un fortino e si può sognare, soprattutto con un Osimhen così che non sembra volersi fermare dopo la partita della svolta di Leicester. Sei gol nel mese di settembre, un rigore conquistato con una giocata di classe su Godin e la solita prestazione fatta di strappi e predominanza fisica. Ad un mese dall’inizio della stagione, Osimhen è già a quattro reti di distanza dal bottino di gol dello scorso anno.

Nulla da fare per un Cagliari che dopo sei giornate ha ottenuto solo due punti, come nel 2012-13 e peggio del 2008/09: in entrambi i casi, la squadra si salvò ma Giulini per questo Cagliari sperava in qualcosa in più della salvezza. Obiettivi da ridefinire anche per il Napoli che dopo la beffa dello scorso anno con Gattuso in panchina, sembra aver trovato la scossa giusta con Spalletti che a Castelvolturno ha trovato gli ingredienti essenziali per il suo 4-2-3-1. L’ultima nota positiva di una serata da incorniciare è il ritorno di Demme, pedina essenziale ma che con l’acquisto di Anguissa lo è forse meno di quel che sembrava dopo l’infortunio nel ritiro precampionato. Ma serve la collaborazione di tutti, gli impegni sono tanti, la stanchezza è dietro l’angolo e Spalletti sembra aver creato un gruppo di titolari grazie alla sua migliore partenza in carriera.

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