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Sassuolo-Roma, Ranieri: “L’addio di De Rossi andava gestito in un altro modo”

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri - foto Antonio Fraioli

Claudio Ranieri si è presentato in conferenza stampa a Trigoria e ha anticipato i temi di Sassuolo-Roma, ma si è concentrato soprattutto sulla situazione legata a Daniele De Rossi e al suo futuro lontano dalla squadra giallorossa: “Si parla spesso di leader, di diverso tipo. Daniele De Rossi è il leader per l’allenatore, è lui un allenatore in campo e decide sempre per il bene della squadra. Questi sono giocatori che vogliono gli allenatori”, esordisce Ranieri, che poi rincara la dose: “Daniele è una persona storica, forse andava detto in un’altra maniera questa cosa e dargli così modo di pensarci, visto che è capitano e uomo singolo. Le società alcune volte devono decidere giocatori, figure e quant’altro. Certo che avendo i tifosi un vero amore verso la propria squadra, forse sarebbe stata consigliabile un’altra soluzione al caso“.

Ranieri ha poi voluto smentire alcune dichiarazioni attribuitegli ieri sera dopo l’incontro con la delegazione di ultras giallorossi: “Non ho mai detto ‘testa grigia di Londra e quell’altro a Boston’. Ho usato altre parole, ho detto che la decisione è arrivata da Londra e da Boston, ovvero dal presidente che sta in America e dal suo uomo più vicino che sta in Inghilterra. Baldini non influisce sul mio lavoro, non so come influisce sulla Roma”. 

Sul modulo anti-neroverdi e sulla possibile presenza del capitano da titolare: “Vedremo negli ultimi allenamenti. Deciderò se andare ancora con il 4-3-3 o tornare al 4-2-3-1. De Rossi giocherà domani? Lui vuole continuare a giocare e ha già una mentalità da allenatore, anche grazie alla visione che gli ha dato il padre. Per questo dico che è un leader positivo. Non so ancora se giocherà, parlerò con lui e decideremo. Però voglio fare un appello ai tifosi: mi auguro che l’ultima partita all’Olimpico sia una festa per Daniele, per l’amore nei suoi confronti e nei confronti della Roma, che è la cosa più importante. Per e contestazioni poi ci sarà tempo”.

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