Serie A

Sampdoria, Ferrero: “Sarò felice di ripartire solo quando ci daranno assicurazioni e proposte accettabili”

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero - Foto Antonio Fraioli

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è intervenuto oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 e ha espresso il suo pensiero sull’eventuale ripartenza della Serie A: “Partire col campionato? Stiamo seguitando a prenderci in giro finché qualcuno non ci dice che è uscito un vaccino e siamo tutti sereni. Perché, ad esempio, se un calciatore contrae il Coronavirus, cosa facciamo, lo mandiamo in quarantena , o viene trattato come se fosse semplicemente infortunato? E poi vorrei capire un’altra cosa: come si fa a pretendere che i calciatori che hanno fatto 40 giorni di quarantena, altri 15 giorni prima, di mandarli in ritiro in un albergo altri 30 giorni? Ma la testa a qualcuno l’aiuta o no? Sarò felice di riprendere il campionato quando ci daranno delle assicurazioni e faranno delle proposte accettabili, non proposte tanto per dar fiato alla bocca”.

Riguarda ad una eventuale data di ripresa, Ferrero ha aggiunto: “Gli allenamenti saranno l’11 o il 18 maggio, quello è l’orientamento. Quindi il campionato riprenderebbe subito dopo, ci devono dare delle deroghe. Noi siamo pronti ma con le dovute cautele. Se non abbiamo la certezza di cautelarci dove andiamo a giocare. Il giocatore non può stare a tre metri di distanza“. Il numero 1 della Sampdoria ha anche affrontato la questione del protocollo della FIGC di Gravina: “Gravina è un genio, lo saluto, evviva Gravina. Ma loro chiedono ai giocatori che hanno fatto 40 giorni di quarantena più altri 15 giorni prima di stare 30 giorni in un hotel isolato lontano dalle famiglie. Mi sembra un po’ bislacca questa no? Mica stanno agli arresti domiciliari. Qui o si inizia o non si inizia. Se si inizia bisogna fare due o tre partite a settimane, devi fare il campionato ad agosto, devi dare un po’ di vacanza ai ragazzi, per poi iniziare il nuovo campionato ad ottobre? E gli Europei del giugno prossimo? La coperta è corta”. Infine, sull’ipotesi di concludere il campionato anticipatamente e ripartire a settembre con una nuova stagione, ha concluso: “Sarebbe utile pensare più a rivoltare la domanda: invece di dire riniziare questo, rimbocchiamoci le maniche per fare un grande campionato l’anno prossimo“.

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