Serie A

Roma, Spalletti: “Empoli poi il derby. Napoli-Juventus? La guarderò con piacere”

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

Penso solo alla gara contro l’Empoli. Il miglior modo di approcciare alla gara contro la Lazio è far bene contro i toscani. La testa è solo su questa partita“. Luciano Spalletti scaccia via i pensieri del derby contro la Lazio in occasione della conferenza stampa alla vigilia di Roma-Empoli. Il match della trentesima giornata del campionato di Serie A può rappresentare un ostacolo ma allo stesso tempo una motivazione per i giallorossi, un qualcosa che proietta verso il vero big-match della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia: “Contro l’Empoli non vorrei dar nessun vantaggio agli avversari – spiega il tecnico della Roma – Dunque valuterò domani le condizioni dei miei giocatori. De Rossi? Potrebbe esser sostituito da Grenier, lo prenderò in considerazione. I nazionali stanno bene anche se è normale aver accusato un po’ di fatica“.

Roma-Empoli sarà il secondo posticipo alla ripresa del campionato, un giorno prima del big match del 30° turno fra Napoli e Juventus, ecco cosa pensa Luciano Spalletti: “Io devo pensare alla nostra gara. Guarderò la gara di Napoli perché sarà un big match, con due ottimi allenatori e grandi calciatori, ma io penso alla nostra sfida“. Nessun risultato favorevole, nessun pronostico. E’ certo che se il Napoli dovesse vincere la corsa allo scudetto sarebbe un pizzico riaperta. In conferenza si è parlato proprio della possibilità dei giallorossi di conquistare tanti punti senza comunque alzare il trofeo più importante: “Vincere vuol dire alzare al cielo un trofeo. Vincere vuol dire vincere. Fare tanti punti sarebbe un piacere, questo è ovvio, ma i titoli sono i titoli. Fallimento in tal caso? Lo racconteranno le grandi firme del giornalismo, non io“.

Infine sul lato societario, il breve commento del suo incontro con il presidente James Pallotta:Ho semplicemente ribadito quanto voi già sapete. Cosa mi ha risposto? Ve lo dirà direttamente lui“. Riguardo l’addio di Monchi al Siviglia, nuovo spiraglio per il ruolo di direttore sportivo nella dirigenza giallorossa: “Non so nulla in merito, non ho parlato con la società di certi argomenti. Oggi c’è Massara, bisogna avere rispetto per lui e per le persone che hanno lavorato bene per questo club. Senza dimenticare Sabatini, sul quale mi sono espresso varie volte. Tornando a Massara, è una persona squisita. Capisce di calcio, la sua eventuale uscita sarebbe una perdita. Monchi non lo conosco, ne ho sentito solo parlare“.

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