Serie A

Roma-Lecce, Fonseca in conferenza: “Fallimento senza Champions? E’ un anno zero”

Paulo Fonseca - Foto Antonio Fraioli

Paulo Fonseca ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Lecce, venticinquesima giornata del campionato di Serie A 2019/2020. I giallorossi sono reduci da tre sconfitte di fila e vanno alla ricerca di un successo che manca ormai dal 19 gennaio (Genoa-Roma 1-3). Questo digiuno può far pensare, oltre che a un deficit tecnico, anche a una debolezza mentale da parte dei capitolini: “Se la squadra è debole mentalmente? Non ho detto che la squadra è come un automobilista. Più che parlare di ciò che la Roma non ha fatto bene, in questo momento è meglio pensare a ciò che ha fatto bene. Da inizio stagione abbiamo fatto tante cose positive perché la squadra ha qualità”. Di seguito le dichiarazioni complete del tecnico giallorosso.

SUL LECCE“È una squadra molto motivata, ha fatto tre vittorie consecutive e gioca bene. Ha intenzione di iniziare l’azione dal basso e ha buoni giocatori, che amano avere la palla. Sappiamo che sarà una partita difficile”.

SU KOLAROV“Giocherà domani, non penso a fare alcuna gestione. Per la gara contro il Lecce le caratteristiche di Kolarov saranno importanti. Non è stato bene in passato ora è migliorato come tutta la squadra. Dobbiamo valutare e ripartire dagli aspetti positivi della partita col Gent”.

SULLA GESTIONE DI PELLEGRINI“Un allenatore deve sempre pensare a tutte le opzioni. Lorenzo deve capire quello che non ha fatto bene e perché non lo ha fatto. Dopo che ha capito io lo devo far giocare, per lui è importante avere la mia fiducia. Sta lottando per cambiare le cose, ci ho parlato anche ieri. Se lo nascondo non lo aiuto, né Pellegrini e né la squadra”.

SULLE CONDIZIONI DI MANCINI“Non ha giocato giovedì ma non ho bisogno di dire nulla su di lui. Ha sempre un atteggiamento diverso e ritornerà in squadra quando penso che abbiamo bisogno di lui. Per me è un grandissimo giocatore, oltre che un grande professionista”.

SUL FALLIMENTO SENZA CHAMPIONS – “La risposta sarebbe lunga, ma penso di no. Questo è un anno zero, è stato chiamato così, perché è cambiato tutto. Anche Klopp, al suo primo anno al Liverpool, sono arrivati ottavi: ora è la squadra più forte del mondo. Anche la Lazio, che sta facendo molto bene, da quanto lavora insieme con Simone (Inzaghi, ndr)? Posso citare altri esempi, come Gasperini all’Atalanta anche”.

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