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Due sconfitte, un pareggio nelle ultime tre partite di campionato e l’eliminazione in Coppa Italia che costringe a dire addio al trofeo più abbordabile in stagione. La Roma di Eusebio Di Francesco, dopo un inizio di stagione super, si lecca le ferite al termine di un mese di dicembre che ha tolto convinzioni e distrutto un morale alle stelle costruito con il primo posto nel girone di Champions League 2017-18. La crisi, a dir la verità, ha radici lontane e affiora al Ferraris dove l’ingenuità di De Rossi contro Lapadula ha chiuso le porte ad una vittoria contro il Genoa che avrebbe permesso ai giallorossi di avvicinarsi alla vetta. Poi il pareggio a reti inviolate contro il Chievo, la vittoria nello scadere contro il Cagliari e il trend negativo contro Torino, Juventus, Sassuolo e Atalanta.
Dopo la sosta, Nainggolan e compagni sono chiamati ad una settimana durissima con tre partite in una settimana: Inter, Sampdoria e ancora blucerchiati. C’è da recuperare il match della terza giornata di campionato sospeso per pioggia ma prima c’è l’impegno del 21 gennaio alle 20:45 contro l’ex di turno Luciano Spalletti, anche lui alle prese con il momento più difficile in nerazzurro. Il quinto posto in classifica, a -1 dalla Lazio, non permette passi falsi e Di Francesco lo sa in attesa di qualche eventuale colpo di mercato a gennaio. Il 24 gennaio spazio a Sampdoria-Roma con i blucerchiati reduci dal ko contro il Benevento e a -9 dai giallorossi. Quattro giorni dopo la Roma ricambierà l’ospitalità e le due squadre si contenderanno altri tre punti per la terza di ritorno.
Di Francesco medita cambiamenti sullo scacchiere tattico e chiede ai senatori di trascinare la squadra: Strootman, mai così male, non ha saputo prendere per mano il centrocampo in assenza di quel Nainggolan, rimproverato da società e tifosi per il video di capodanno. Anche la difesa, fiore all’occhiello dei giallorossi nei primi tre mesi, è sembrata aver perso colpi con un Fazio distratto e poco incisivo e con il solo Kolarov a fare il suo dovere sulla fascia sinistra. L’attacco è sterile come da due mesi a questa parte. Dzeko è spesso lontano dalla porta e manca ancora un padrone della fascia destra: Schick e Under non sono pronti, Defrel è fuori per infortunio da un mese ed El Shaarawy si trova più a suo agio sulla parte opposta. Di Francesco ha tempo per riflettere su cambiamenti di sistema in vista di una settimana che potrebbe definire le sorti della stagione della Roma.