Serie A

Roma, Bruno Bottaro (Calcioturco.com): “Ecco chi è Mert Cetin, nuovo acquisto giallorosso”

Abbiamo bisogno di un difensore centrale“. Parola di Paulo Fonseca, allenatore della Roma. E alla fine un difensore centrale il calciomercato l’ha portato, anche se non sarà l’unico e soprattutto non sarà il titolare al fianco di Gianluca Mancini. Si tratta di Mert Cetin, difensore turco classe 1997 di proprietà del Gençlerbirliği, nuovo acquisto del club giallorosso e in procinto di firmare un contratto che lo legherà alla Roma.

Secondo la stampa turca, il Fenerbahçe era davvero vicinissimo a Cetin a luglio e lo stava per prendere a 2,5 milioni di euro“, ha spiegato ai nostri microfoni Bruno Bottaro, fondatore di calcioturco.com prima di aggiungere:Non se n’è fatto nulla, poi lo ha cercato il Galatasaray e anche in quel caso non ne è nato niente di concreto, anche perché il Gençlerbirliği cerca giustamente di farsi sempre pagare bene i giocatori e fa bene a farlo. Con una stagione da titolare in Super Lig, da giocatore ormai 22enne e quindi maturo, poteva solo far salire il suo valore, quindi andava preso ora o al massimo a gennaio“.

Il classe 1997 arriva dal Gençlerbirliği, club di Ankara: “La posizione geografica dà al club, rispetto a Galatasaray, Fenerbahce e alle altre, un accesso più immediato ai talenti dell’Anatolia. Questo è il primo fatto importante – ha spiegato l’esperto di Süper Lig – Per il resto si può certamente parlare della scorsa stagione, del fatto che il ragazzo fosse in orbita della nazionale U21, e che sia stato parte di un gruppo che ha centrato il suo obiettivo, la promozione ottenuta lo scorso maggio“.

Poi la conclusione di Bottaro: Il Gençlerbirliği è comunque una garanzia di qualità: molti giovani che poi affollano le altre squadre di Super Lig partono da lì, il nome stesso della squadra significa “unione di giovani”, un po’ il significato originario di Juventus. A differenza della Juve, però, il Gençlerbirliği ha mantenuto il suo spirito originario e spesso ha sacrificato giocatori più blasonati per dare spazio ai ragazzi, e questo è un dato di fatto storico“.

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