Serie A

Report: “Due napoletani hanno quote maggioranza Milan: da dove arrivano i soldi?”

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni - foto Alexey Druzhinin CC BY 4.0

Nella serata di lunedì 23 novembre arriva finalmente il momento per il servizio di Report che fa luce sui veri proprietari del Milan. Una volta ceduta la società da Berlusconi ai cinesi, inizia una serie di situazioni poco chiare che ha portato all’acquisizione della società da parte del fondo Elliott per via dell’impossibilità da parte di Mr. Lee di saldare il debito. Così, almeno, sembrava. E invece, un’inchiesta della trasmissione di Rai 3 ha svelato che, senza ombra di dubbio, i veri proprietari del club rossonero, che detengono il 51% circa delle quote societarie, sono i due imprenditori napoletani Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. Ed è da qui che iniziano vicende davvero opache: “Mr Lee ha avuto seri problemi in una delle holding che ha usato come credenziale per prendere il Milan. Difficoltà a saldare il conto a Fininvest da oltre 700 milioni. Il fondo Elliot presta al cinese 300 milioni di euro. Un prestito strano, con tassi di interesse molto alti. Dà una mano al cinese e anche a Fininvest, Lee però dà in pegno tutte le azioni del Milan in caso di difficoltà nel pagamento. Ma i registi dell’operazione sono Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, imprenditori napoletani”.

IL VIDEO DI REPORT

Di loro parla l’esperto di antiriciclaggio Gian Gaetano Bellavia: “Struttura con una società opaca. La Project Redblack è partecipata dai due imprenditori. Tutti parlano del fondo Elliot, ma sembra che la maggioranza non sia di Elliot, ma di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo che sono sia consiglieri d’amministrazione che proprietari effettivi. Non si sa da dove arrivano i soldi, gli off-shore non mostrano la provenienza dei soldi. Il comune di Milano parla con società di cui non si sa nulla. E una parte l’ha il consigliere del Milan Craca, avvocato dei due imprenditori e allo stesso tempo con un ruolo nel club rossonero. O i due imprenditori hanno detto il falso nei pubblici registri del Lussemburgo, dove si parla di 51% di Cerchione e D’Avanzo, o la situazione è ben diversa”. 

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