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Questo Napoli non resterà fuori dalla Champions, Lazio schiantata ma ancora in corsa

Lorenzo Insigne con Maradona sullo sfondo, Napoli - Foto Antonio Fraioli
Lorenzo Insigne con Maradona sullo sfondo, Napoli - Foto Antonio Fraioli

Napoli e Lazio, due squadre che non sarebbero state parti integranti della Superlega per fortuna naufragata, ci regalano emozioni infrasettimanali degne di un big match di quelli che avrebbero voluto giocare i grandi del calcio. Al Maradona finisce 5-2 con gol a grappoli, alcuni meravigliosi, emozioni a non finire e polemiche arbitrali: tutto quello che si richiede all’elite, basta accendere la Serie A e partite del genere possono capitare. I ragazzi di Gattuso, con un calendario adesso in discesa, se giocano così nelle ultime sei giornate facciamo fatica a pensarlo fuori dalle prime quattro posizioni che regalano la Champions. Insigne è a quota 17 gol ed è qualcosa di strepitoso il suo momento di forma che ormai dura da un anno intero, Mertens e Osimhen che si alternano sono tanta roba, Politano è scatenato e c’è pur sempre Lozano. Questa è una squadra potenzialmente devastante e può essere fermata solo da disturbi ambientali, come per esempio l’assurdo silenzio stampa ancora imposto o il fatto che a fine stagione, con tutta probabilità, il tecnico calabrese saluterà. A ogni modo, sei giornate per scrivere la parola fine a questa stagione: se sarà Champions, sarà meritata.

La faccia oscura di questa medaglia è una Lazio che ancora orfana del suo allenatore (Inzaghi è fermato dal Covid) viene punita oltre i propri demeriti. Va detto, però, che questa sconfitta nel punteggio è più pesante di quanto visto e che dopo tre minuti il rigore non dato su Lazzari e contemporaneamente trasformato (correttamente) in penalty per i padroni di casa ha cambiato tutto e indirizzato l’incontro. I biancocelesti, a ogni modo, non sono ancora fuori dalla lotta Champions, tutt’altro: Lazio-Milan sarà la partita chiave, ricordando come ci sia ancora da recuperare – chissà quando – la sfida col Torino. In cinque per tre posti, due a fine stagione piangeranno ed è davvero dura capire chi.

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