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Il Parma Calcio è stato deferito quest’oggi dalla Procura Federale con l’accusa di tentato illecito: il caso è quello, ormai noto, degli sms inviati da Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo ai giocatori dello Spezia De Col e Masi prima del match dell’ultima giornata del campionato di Serie B. In seguito alla fuga di notizie e alle accuse che piombano da più parti sugli emiliani, i ducali hanno emesso un comunicato ufficiale sul sito del club. La società apprende la notizia con sconcerto e sgomento, ecco uno stralcio: “Riteniamo che l’accusa di tentato illecito sportivo, se confermata visto che la società a tutt’ora (le ore 13:55 di mercoledì 20 giugno) non ha ancora ricevuto alcun tipo di comunicazione a riguardo, rispetto alle condotte riscontrate, sia sconcertante. Non riusciamo davvero a concepire come testo e tenore dei messaggi in questione possano integrare una fattispecie così grave e siamo convinti che chi dovrà giudicare lo farà nel rispetto delle norme, della giustizia e del buon senso”.
Il club, rifondato tre anni fa e già tornato in Serie A dopo una scalata record, prova a rassicurare i tifosi: “Da ultimo vogliamo continuare a rassicurare i nostri tifosi, in quanto rimaniamo convinti che in alcun modo i fatti contestati possano rappresentare un illecito. Siamo pertanto certi che questa vicenda non potrà che definirsi senza conseguenze per il Parma Calcio. Chiediamo a tutti i nostri tifosi di rimanere vicini a questa società e a questa squadra”. Una vicenda destinata ad avere ancora strascichi e che fa sperare il Palermo, prima squadra in lizza per un eventuale ripescaggio, dal momento che l’eventuale penalizzazione in classifica sarebbe da scontare nel campionato da poco terminato.