Serie A

Nicchi: “Arbitri minacciati con pallottole. Finire in tribunale è gravissimo”

Marcello Nicchi - Foto Sportface.it

Nella sede dell’Aia sono arrivati plichi con pallottole indirizzati al sottoscritto, al vicepresidente e a Rizzoli: abbiamo informato la Digos e il Viminale”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi nella conferenza stampa convocata a Roma. “Ci sono tesserati della Federcalcio che parlano di malafede della classe arbitrale: non ho sentito una parola da parte di nessuno – ha dichiarato Nicchi – Un giornalista ha anche dichiarato in una trasmissione: ‘In guerra si va sparando, bisogna sparare agli arbitri’. Lo abbiamo denunciato e seguiremo gli sviluppi della vicenda, ma a seguito di questo episodio abbiamo ricevuto plichi con pallottole”.

Nicchi ha introdotto anche un altro argomento spinoso nel corso della conferenza commentando la citazione in giudizio avanzata da undici tifosi della Lazio nei confronti degli arbitri Giacomelli e Di Bello per le decisioni adottate durante la sfida dello scorso dicembre contro il Torino. “L’arbitro Di Bello, che ieri ha arbitrato benissimo Milan-Inter, dovrà comparire in tribunale davanti al giudice di pace. Per non aver dato un calcio di rigore è stato convocato dall’associazione dei consumatori. Questa è una cosa gravissima. Vi risulta che un giocatore di Serie A, oppure Ronaldo o Messi vengano convocati da un tribunale? Come facciamo a mandare ad arbitrare un ragazzo – conclude – sapendo che potrebbe subire questa sorte? Tra l’altro di recente si sono tenuti anche sit-in e non c’è stata una parola da parte di nessuno”.

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