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Nel segno di Dzeko: gol, assist e magie alla 200esima. E Vidal può essere un nuovo acquisto

Riecco la solita Inter. Travolge, diverte, macina gioco e soffoca la manovra di un Genoa sconfitto 4-0 e vivace solo nella ripresa. Troppo tardi. Archiviato il capitolo Conte, Lukaku e Hakimi, l’era di Simone Inzaghi si apre con la qualità di Edin Dzeko, la classe di Calhanoglu e la straordinaria prestazione dei campioni d’Italia rimasti. Da Barella e Bastoni, passando per Skriniar in gol per l’1-0 e Brozovic, aspettando Lautaro e il nuovo rinforzo in attacco. C’è Dzeko, certo. L’ex Roma segna e fa segnare, cuce il gioco, torna a prendersi il pallone e crea uno spazio che è una prateria irresistibile per i compagni. La 200esima presenza in Serie A è per il bosniaco un po’ il manifesto del suo modo di pensare calcio, proprio contro un Genoa che l’ha visto in carriera produrre dieci gol tra reti (4) e assist (6). Alla prima, l’Inter riparte nel segno della continuità. La squadra nerazzurra è reduce da sei vittorie di fila contro il Genoa in Serie A, con un punteggio complessivo di 24-0. Trend vivo. Come lo è quello delle vittorie casalinghe consecutive che sale a diciassette, come la Juventus del 2017, meno solo dei bianconeri nel 2014, del Milan del 1950 e del Torino del 1948. Insomma, squadra indebolita ma anima che sembra essere sempre la stessa, come la mentalità.

Chi sembra avere in testa già le idee di calcio di Inzaghi è Calhanoglu. Pronti, via e dopo sei minuti c’è il primo assist per la rete di Skriniar. Sette minuti dopo ecco il primo gol: duetto centrale con Dzeko e 2-0 con un tiro irresistibile dalla lunga distanza. La sorpresa – e forse una novità rispetto all’era Conte – riguarda Arturo Vidal che entra in campo al 68′ con l’intenzione di dominare. E lo fa: gol al 74′ su assist di Barella e assist all’88’ per il sigillo di Dzeko. Può essere il cileno il grande acquisto della stagione, dopo una stagione in cui non è mai davvero tornato ai suoi livelli. Simone Inzaghi se lo augura. Ma la prima, per ora, è da Campioni d’Italia.

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