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“L’Udinese ha un ottimo allenatore, un buon organico ed ha potenzialità offensive, è una squadra in salute“. Maurizio Sarri parla così alla vigilia di Napoli-Udinese, match valevole per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A. Il tecnico partenopeo teme la formazione bianconera: “Grazie a Delneri è una squadra solida e per noi è una gara veramente difficile a dispetto di quanto si possa pensare – spiega Sarri – In sette giorni abbiamo affrontato la Juventus per due volte, abbiamo speso molto mentalmente anche contando la partita con la Lazio“.
Nelle ultime ore si è parlato tanto del closing del Milan, il passaggio di mano da Silvio Berlusconi alla cordata cinese. Ecco il pensiero di Sarri: “A me le storie di sentimento piacciono di più di quelle di marketing. Sapere che dietro una squadra c’è una famiglia innamorata mi piace di più, mi riferisco a quelle storiche, Sensi, Moratti, Berlusconi. Ora è un calcio diverso, grandi club sono in mano a questi gruppi, non so se è un bene. Forse economicamente, ma a livello affettivo no“. E sulla famiglia De Laurentiis: “Dipende cosa gli chiediamo, se gli chiediamo un miliardo l’anno è impossibile, ma ha preso il Napoli in C e l’ha portato in Europa per sette anni di fila con un bilancio sano. Poi sono il primo a sapere che questo popolo avrebbe bisogno di vincere“.
Nonostante l’insediamento di queste grandi potenze economiche, il Napoli rimane nelle zone alte della classifica esprimendo il bel gioco: “Il Napoli ha la sua filosofia, ma non va contro altre filosofie. Noi giochiamo in base alla nostra, altre in base alla loro. Nel calcio si vince in tutti i modi. Io sono convinto della mia filosofia, si può fare bene, ma poi dipende sempre dalle aspettative. Se hai 10 milioni in banca sei ricco, ma se ne spendi 12 sei nei casini. Stiamo facendo un percorso, anche con diversi giovani, con un suo modo di giocare, ma si può vincere in tutti i modi“.
Sui cambiamenti del calendario in vista della prossima stagione: “C’è sempre una logica, prima di queste date non si può giocare, prima del 20 è problematico ad agosto. E’ una difficoltà italiana, non si può iniziare di certo in Italia ad inizio agosto come fanno altri. Non sarebbe il massimo per vendere bene il prodotto“.
Infine una piccola battuta sul futuro in caso di vittoria di scudetto: “Pensione? A me piacerebbe poi una esperienza all’estero“.