Serie A

Napoli-Roma, Sarri: “Di solito questa partita finisce 3-1 per noi. Dybala? Meglio che sto zitto”

Maurizio Sarri - Foto Antonio Fraioli

“Abbiamo fatto una buona partita, una partita che finisce undici palle gol a cinque solitamente è una partita che finisce 3-1 per noi”. Questo il primo pensiero di Maurizio Sarri dopo la sconfitta interna del Napoli con la Roma che complica la lotta scudetto con la Juventus. “Abbiamo consentito alla Roma poche volte di entrare dentro la nostra area di rigore – prosegue il mister partenopeo ai microfoni di Sky Sport –  dobbiamo valutare perché abbiamo concesso quattro gol a loro nonostante siano stati quasi sempre lontani dall’area di rigore.”

Una sconfitta che potrebbe costare tanto anche mentalmente, la prossima partità c’è l‘Inter a San Siro: “Non penso che questa sia una partita che ci può abbattere, ci poteva abbattere la sconfitta l’anno scorso con la Roma, questa invece è una prestazione in cui hai costruito tanto. C’è da capire perché abbiamo concesso quattro-cinque palle gol facendoli entrare otto volte dentro l’area di rigore”.

Sarri continua a commentare la partita: “Il primo gol è stato abbastanza casuale, non mi è piaciuto che a volte la Roma è uscita con una certa facilità. Loro hanno giocatori molto bravi tecnicamente, ma a noi queste cose di solito non succedono. A livello di movimenti non ci hanno creato grandi problemi nell’interdizione perché abbiamo creato troppo perché questo sia vero, che la distanza tra i centrocampisti e gli attaccanti si allungasse su questo sono d’accordo”.

Una serata da dimenticare per Sarri, che era cominciata con la vittoria della Juventus in extremis sul campo della Lazio grazie alla rete di Paulo Dybala: “Cosa ho pensato? E’ stato un pensiero da toscano e non lo posso ripetere, è meglio così. Noi dobbiamo essere orgogliosi di essere considerati in lotta scudetto, adesso si pretende da questo gruppo cose che forse vanno oltre rispetto a quello che possiamo fare. Ingiusto chiedergli sempre di più. Non ci siamo mai accontentati, dobbiamo rimanere sereni, lucidi e capire perché abbiamo concesso più del solito”.

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