Serie A

Monza-Spezia 2-0, Palladino: “Partita più difficile rispetto alla Juventus, siamo stati bravi”

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino, Monza - Foto LiveMedia/Danilo Vigo

“Devo fare i complimenti allo Spezia e al mister Luca Gotti, sapevo che poteva metterci in difficoltà e così è stato. Ha preparato delle cose che non mi aspettavo e cambiava spesso sistema di gioco, è una squadra che ti fa giocare male lavorando d’intensità. Sapevo che questa poteva essere rispetto alle partite precedenti con Juventus e Sampdoria la partita più difficile”. Lo ha detto l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, dopo la vittoria contro lo Spezia: “Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, siamo stati bravi a restare in gara e giocando molto verticale abbiamo sfruttato le ripartenze andando in contropiede. Abbiamo un po’ rinunciato a giocare a calcio nel secondo tempo, questo lo dobbiamo migliorare assolutamente. C’è tempo per lavorare, la strada è quella giusta”.

Sulle tre vittorie su tre: “Sinceramente non mi aspettavo di partire così, con incoscienza e leggerezza ho preso questa avventura come una sfida anche con me stesso, tante persone mi dicevano che ero pazzo a buttarmi subito su una situazione così. La gente ha ragione, sono inesperto e non ha mai allenato tra i professionisti, ma io mi sono goduto ogni singolo momento, ho cercato di trasmettere ai ragazzi un’idea di gioco, quello in cui credo. Paradossalmente è più facile allenare in Serie A che i ragazzi giovani”.

Percorso netto per il giovane tecnico, che non poteva iniziare meglio: “Lavorare sulla tecnica con questi ragazzi è stato semplice, sono ragazzi molto intelligenti che sanno giocare a calcio, le loro qualità lo permettono. La società ha formato una squadra per fare questo, oltretutto erano stati allenati bene prima del mio arrivo. io ho lavorato tanto sull’aspetto mentale, la bravura di ogni allenatore è trovare la chiave giusta nel momento giusto. Ho capito che i ragazzi erano giù di morale dopo le prime sei partite, loro sono stati disponibilissimi e mi hanno seguito dal primo giorno, abbiamo creato entusiasmo e coesione, anche con altri membri dello staff. Deve essere una grande famiglia, per me il calcio è questo, bisogna vivere anche la settimana. Loro vengono a Monzello con piacere per migliorare, sono stati disponibili e mi hanno agevolato il lavoro”.

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